"Il 30% dei guariti dal Covid avrà problemi respiratori cronici"
Lo pneumologo Luca Richeldi ha parlato di una "nuova emergenza sanitaria" legata alla pandemia di coronavirus
Dopo l’infezione da Covid-19 i polmoni sono a rischio per almeno 6 mesi e il 30% dei guariti avrà problemi respiratori cronici. A delineare questo scenario è stato il meeting della Società Italiana di Pneumologia, confermando l’allarme lanciato dall’ospedale Sacco a metà maggio.
Come riporta ‘Ansa’, lo pneumologo Luca Richeldi, memtro del Comitato Tecnico Scientifico, ha spiegato che gli esiti fibrotici, cioè la cicatrice lasciata sul polmone da Covid-19, possono comportare un danno respiratorio irreversibile e costituiranno una nuova patologia di domani e “una nuova emergenza sanitaria”.
Alla luce di ciò, sarà necessario attrezzarsi e rinforzare le Pneumologie.
A metà maggio, Maurizio Viecca, primario di cardiologia dell’ospedale Sacco di Milano, aveva detto a ‘Il Fatto Quotidiano’: “Ci ritroveremo con circa il 30% di guariti da Covid trasformati in malati cronici e colpiti soprattutto da difficoltà respiratorie”.
In quell’occasione, Richeldi aveva dichiarato: “Reliquati polmonari ci sono, per questo avremo una coorte di pazienti che avrà dei residuati fibrotici a livello polmonare e diventerà una nuova categoria di pazienti con malattie polmonari e insufficienza respiratoria, che rappresenterà certamente un nuovo problema sanitario”.