Greta Beccaglia, cronista di Toscana Tv, molestata in diretta dopo Empoli-Fiorentina. Si cerca il responsabile
La giornalista è stata molestata mentre raccoglieva le reazioni a caldo dei tifosi dopo il match Empoli-Fiorentina
Greta Beccaglia, cronista di Toscana Tv, è stata molestata in diretta mentre si trovava sabato pomeriggio allo stadio di Empoli per raccogliere le reazioni a caldo dei tifosi dopo la partita con la Fiorentina. Ma mentre si accingeva a interpellare i presenti, un uomo le si è avvicinato e ha allungato le mani su di lei sotto l’occhio della telecamera.
Come riporta l’Ansa, sono in corso le indagini da parte della polizia a Empoli per identificare l’uomo che ha molestato la giornalista. Si tratterebbe, presumibilmente, di un tifoso uscito dallo stadio Castellani.
La solidarietà dell’Ordine dei giornalisti e dei social
Per l’Ordine dei giornalisti della Toscana si tratta di un “episodio gravissimo di molestia nei confronti di una giornalista avvenuta in diretta tv al termine della partita Empoli-Fiorentina, nei giorni in cui è massima l’attenzione sul contrasto alla violenza nei confronti delle donne“.
I social si sono subito riempiti di messaggio di solidarietà verso la giornalista; altrettante sono le critiche nei confronti del conduttore che, al vedere la collega letteralmente assalita e spaventata dai tifosi, l’ha esortata a “non prendersela“.
Il racconto della cronista Greta Beccaglia
A La Repubblica, la giornalista ha raccontato di un altro episodio di molestie verificatosi nella stessa occasione, come testimoniano alcuni video in rete: “Poco dopo si sono fermati due tifosi. Uno parlava della partita, quello accanto mi mangiava con gli occhi e continuava a dirmi ‘Come sei bella. Sei bellissima’, con uno sguardo non so se allucinato o ubriaco. Ho avuto la forza di dirgli basta, smettila. Non so come sono riuscita a mantenere la calma“.
Beccaglia ha poi speso alcune parole in difesa del conduttore che l’ha invitata a “non prendersela” perché anche quelle sono “esperienze”: “Lo so, Giorgio ha sbagliato, non ha capito subito la gravità del gesto, ha sottovalutato quello che stava succedendo. Ma non crocifiggetelo: per me è come un babbo, mi vuole e gli voglio un bene dell’anima. È una persona d’oro”.