Green pass e nuovi parametri, i nodi da sciogliere. Ipotesi e tempi
Il governo dovrà uscire nelle prossime ore dalla situazione di stallo che si è venuta a creare sul green pass. Ecco le ultime novità
È ancora in stallo la situazione sul green pass e sui nuovi criteri del monitoraggio per l’assegnazione delle regioni alle fasce di rischio. Come riporta l’Ansa, sono slittate la cabina di regia e il vertice Stato-Regioni, ma nelle prossime ore si terrà invece il Consiglio dei ministri che dovrà approvare il nuovo decreto.
Le posizioni sono molteplici, sui temi caldi che riguarderanno le nuove misure anti-contagio in Italia, e sarà compito del premier Mario Draghi trovare una quadra per scongiurare l’ennesima ondata ed eventuali chiusure nel pieno della stagione estiva.
L’ultimo bollettino del ministero della Salute segnala un incremento di 4.259 contagi, quasi triplicati nel giro di una settimana. Anche negli altri Paesi d’Europa la curva dei contagi si è impennata.
Le proposte delle Regioni
Durante la Conferenza delle Regioni, i governatori hanno delineato le loro proposte che sono state inoltrate al governo. Sul green pass, chiedono che venga utilizzato solo “per permettere la ripresa di attività fino ad oggi non consentite” come “eventi sportivi e di spettacolo, discoteche, fiere e congressi”.
Per quanto riguarda i nuovi criteri per le zone gialle, le Regioni chiedono di lasciare i territori in bianco se la soglia di occupazione dei posti letto in terapia intensiva non sarà superiore al 20%, mentre non dovrà superare il 30% di occupazione nei reparti ordinari.
Le posizioni di Salvini e Speranza
Su questi temi, ancora una volta, le posizioni del leader della Lega Matteo Salvini e del ministro della Salute Roberto Speranza sono contrastanti.
Mentre il primo avalla la proposta delle Regioni, ritenendola “ragionevole”, una fonte di governo ha riportato all’Ansa il parere del secondo e di altri esponenti della maggioranza: “L’obiettivo è avere un impianto solido che permetta una convivenza con la circolazione del virus in condizioni di sicurezza. Non si può chiedere un allentamento dei parametri e un utilizzo del green pass limitato e in tempi non ragionevoli”.
Le ipotesi sul green pass: a cosa servirà e da quando
Al momento, la linea d’azione del governo sembra orientata verso un intervento tempestivo, pur lasciando il tempo di vaccinarsi a chi lo desidera. L’ipotesi è che l’obbligo del green pass sarà introdotto a scaglioni, prima per le attività non essenziali e da settembre per quelle essenziali.
Dalla settimana prossima potrebbe dunque diventare necessario avere almeno una dose, un certificato di guarigione o un tampone negativo per bar e ristoranti al chiuso, mentre si prevede che saranno obbligatorie due dosi per le discoteche, treni, aerei e navi a lunga percorrenza.