Green pass, il documento del Cts. Cosa conterrà il nuovo decreto
Il Comitato tecnico-scientifico ha stilato un documento contenente alcune indicazioni per modificare il green pass
Mentre si attende il decreto che rimodulerà l’utilizzo del green pass in Italia, rendendolo probabilmente obbligatorio per alcuni luoghi o attività su cui, al momento, circolano delle ipotesi, emergono le indicazioni del Comitato tecnico-scientifico sul tema. Il Corriere della Sera pubblica in esclusiva il documento che sarà consegnato al governo nelle prossime ore, e che ne influenzerà le scelte.
Nel documento, riporta il Corriere, sono contenuti due suggerimenti: uno riguarda il metodo di acquisizione del green pass, l’altro il potenziamento della campagna vaccinale.
Il documento del Cts sul green pass
Per gli esperti del Cts, il green pass dovrà essere rilasciato solo dopo aver completato il ciclo vaccinale e quindi non solo dopo la prima dose (allineandolo di fatto al green pass europeo); inoltre si invita a identificare attraverso il sistema sanitario nazionale chi non ha ricevuto l’immunizzazione, soprattutto nella fascia over 60.
Nel documento vengono messe in risalto le osservazioni dell’ultimo monitoraggio settimanale, riguardanti “l’allerta per l’evidente incremento dei casi dovuti alla variante Delta, connotata da maggior contagiosità e capacità d’indurre manifestazioni anche gravi o fatali in soggetti non vaccinati o che hanno ricevuto una sola dose di vaccino”.
Proprio sulla base di questi dati, gli esperti hanno ribadito che il green pass dovrebbe essere rilasciato “solo dopo il quattordicesimo giorno dal completamento del ciclo vaccinale, un test diagnostico o la guarigione infrasemestrale”.
Le indicazioni sulla campagna vaccinale
Quanto alla campagna vaccinale, il Cts chiede di “valutare ogni possibile intervento finalizzato a utilizzare sistemi automatici di incrocio di registri (assistiti dal Sistema sanitario nazionale e vaccinati) al fine di identificare, nel minor tempo possibile, i soggetti a maggior rischio per ragioni anagrafiche che non hanno ancora ricevuto il vaccino”, come la fascia over 60, non ancora completamente coperta.
D’altra parte, l’ultimo rapporto dell’Istituto superiore di sanità conferma ancora una volta l’efficacia dei vaccini nel proteggere dalle forme gravi della malattia e dalla morte.
Cosa conterrà il nuovo decreto
Sulla base di queste indicazioni, la cabina di regia si riunirà entro mercoledì per formalizzare il decreto che si baserà su tre punti:
- rendere obbligatorio il green pass in alcuni luoghi e mezzi di trasporto (si ipotizza stadi, palestre, eventi, concerti, luoghi dello spettacolo, treni, aerei, navi, discoteche con capienza al 50% e forse ristoranti al chiuso), con relative sanzioni per chi non lo possiede;
- modificare i parametri di assegnazione alle fasce di rischio delle regioni, dando maggior peso alle ospedalizzazioni, al fine di mantenere l’Italia in bianco il più a lungo possibile pur restando in sicurezza;
- proroga dello stato di emergenza, in scadenza il 31 luglio, di altri tre mesi, per permettere interventi tempestivi.