Uno Bianca: Roberto Savi ha chiesto la grazia a Sergio Mattarella
Negata dalla Questura e dalla Procura Generale di Bologna
Roberto Savi, ex poliziotto e, insieme al fratello Fabio, leader della Banda della Uno Bianca, ha presentato l’istanza di grazia al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, chiedendo di commutare l’ergastolo in una pena temporanea. Ne dà notizia l’Ansa il giorno del ventinovesimo anniversario della Strage del Pilastro, avvenuta il 4 gennaio 1991 a Bologna.
La richiesta sarebbe stata avanzata nel 2017, e verso la fine di quell’anno la Questura di Bologna aveva dato il suo parere negativo. A metà 2018 anche la Procura Generale di Bologna si era espressa sulla stessa linea.
Nel parere dell’ufficio di Sorveglianza di Milano, era stata evidenziata l’assenza di qualsiasi elemento per concedere quanto chiesto dal detenuto.
Sul percorso di rieducazione, riporta l’Ansa, la Procura Generale osservava come, sulla base delle informazioni pervenute dal carcere, Roberto Savi non sembrava aver maturato la consapevolezza degli effetti lesivi della sua condotta, né il condannato avrebbe compiuto un percorso di reinserimento sociale stabile.
Nel 2005 Roberto Savi aveva già domandato la grazia all’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, salvo poi tornare sui propri passi nove mesi più tardi per le polemiche scoppiate, soprattutto per la dura reazione dell’associazione dei familiari delle vittime della banda.