Governo Draghi, la fiducia alla Camera: l'attacco di Meloni
La leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni si è scagliata contro alcuni ministri e ha rinnovato il proprio no alla fiducia a Draghi
La presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni è intervenuta alla Camera nel giorno della fiducia per il governo Draghi. La deputata, che ha più volte sottolineato il suo dissenso nei confronti del premier, ha esordito con una citazione di Brecht: “Ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati”.
Meloni: “Non voterò la fiducia”
Meloni ha ricordato che Draghi “non avrà il nostro voto di fiducia, ma avrà il nostro stimolo e il nostro supporto per ogni decisione che reputeremo giusta, perché noi siamo prima di tutto dei patrioti”.
“Presidente Draghi – ha aggiunto Meloni – disse in un celebre discorso che avrebbe salvato l’eurozona ‘Whatever it takes’, e aggiunse ‘credetemi, sarà abbastanza’. Oggi quello che noi ci aspettiamo da lei è che dica con la stessa determinazione che farà tutto quello che serve per difendere l’Italia: le sue aziende, il suo lavoro, i suoi confini, la sua identità. Noi la giudicheremo su questo, solo su questo, senza pregiudizi e senza sconti”.
L’attacco di Giorgia Meloni ai ministri
Meloni ha quindi sferrato l’attacco: “Denunciamo l’ipocrisia di quei Soloni che ieri applaudivano Giuseppe Conte e oggi ringraziano di averci liberato da Giuseppe Conte”.
Per la leader di Fratelli d’Italia, oltre che una scelta di coerenza alle proprie convinzioni, votare no alla fiducia è anche una decisione presa per la composizione di governo: “Avevamo salutato il governo degli incapaci. Ma molti di quegli incapaci sono ancora lì al suo fianco. E la maggioranza ce l’hanno Pd, M5s, Renzi, cioè quelli che hanno messo il Paese nell’attuale condizione”.
Meloni ha quindi puntato il dito contro i ministri meno apprezzati dal centrodestra: “Ci dica se in cuor suo ritiene davvero Di Maio il miglior ministro degli Esteri, se davvero pensa che Speranza andasse confermato”. Attacchi anche alla ministra Lamorgese e al commissario Arcuri.
Ma “ci sono cose condivisibili in quello che lei ha detto”, ha osservato Meloni in riferimento al discorso di ieri al Senato, “il problema è come si conciliano con le sue scelte”. Poi la chiosa finale: “Quando scatterà il semestre bianco, vedrà quanti dissidenti temerari verranno fuori”.