Abruzzo zona arancione: la mossa del Governo contro Marsilio
I ministri Boccia e Speranza hanno inviato una lettera di diffida al governatore abruzzese, invitandolo a ritirare la sua ordinanza
Francesco Boccia e Roberto Speranza, ministri degli Affari regionali e della Salute, hanno inviato una lettera di diffida a Marco Marsilio, presidente dell’Abruzzo, che ha decretato con un’ordinanza il passaggio della regione in zona arancione dopo meno di 21 giorni passati in fascia rossa. “La invitiamo e la diffidiamo a revocare ad horas l’ordinanza regionale, ricordandole le gravi responsabilità che potrebbero derivare dalle misure da lei introdotte riguardo alla salute dei cittadini abruzzesi”, si legge nel documento, come riporta l’Ansa.
“Ci riserviamo, in mancanza, di intraprendere ogni iniziativa, anche giudiziaria, per garantire l’uniforme applicazione delle misure volte alla gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e salvaguardare, in particolare, il bene primario della salute delle persone”, scrivono i ministri nella lettera congiunta al governatore.
Abruzzo zona arancione, Marsilio: “Tono intimidatorio del Governo”
“Ho ricevuto intorno all’ora di pranzo la lettera di diffida firmata dai ministri Boccia e Speranza: io non voglio drammatizzare il conflitto con il Governo, ma francamente considero eccessivo se non risibile il tono intimidatorio e la minaccia di responsabilità penale rispetto ai contagi che deriverebbero da questo evento”, ha dichiarato Marco Marsilio all’Ansa.
Abruzzo zona arancione: perché il governatore Marsilio è stato diffidato
L’ordinanza, sottolineano, viola l’art. 1 di quella firmata dal ministro Roberto Speranza il 5 dicembre, che classificava l’Abruzzo come regione rossa, ovvero appartenente allo “scenario di tipo 4” e “con un livello di rischio alto“.
“Ai sensi della normativa vigente, l’applicazione delle misure relative ad uno scenario inferiore”, ovvero quelle previste per la zona arancione, “consegue all’accertamento della permanenza per 14 giorni in un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive, come verificato dalla Cabina di regia“, viene spiegato nella lettera, come riporta l’Ansa.
L’organo di controllo aveva stabilito, in base alle rilevazioni e ai numeri del territorio, un ritorno anticipato dell’Abruzzo in fascia arancione, ma che non sarebbe potuto avvenire prima di mercoledì 9 dicembre, dunque due giorni dopo quanto deciso dall’ordinanza di Marco Marsilio.