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CRONACA ESTERA

Gli Stati Uniti denunciano Amazon per abuso di posizione dominante: "Soffoca illegalmente la concorrenza"

Secondo le autorità degli Stati Uniti l'azienda fondata da Jeff Bezos avrebbe abusato della propria posizione dominante per soffocare la concorrenza

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Il popolo americano contro Amazon: il colosso dell’e-commerce finirà alla sbarra con l’accusa di abuso di posizione dominante. Secondo il capo di imputazione Amazon avrebbe approfittato della propria posizione di monopolio assoluto per soffocare illegalmente la concorrenza.

Amazon denunciata dall’antitrust americana

La lotta antitrust al gigante dell’e-commerce potrebbe cambiare il modo in cui gli americani fanno acquisti.

Ma potrebbe anche spingere altre autorità in altri Stati a percorrere la stessa strada. O, quantomeno, ad aprire indagini.

Secondo quanto scrive il New York Times, la Federal Trade Commission (agenzia governativa statunitense con funzioni sostanzialmente simili alla nostra AGCM) e 17 Stati hanno intentato una causa alla società fondata da Jeff Bezos.

Amazon accusata di posizioni monopolistiche

“La causa punta a chiedere ad Amazon di rendere conto di queste pratiche monopolistiche e di ripristinare la promessa perduta di una concorrenza libera ed equa”, ha affermato Lina Khan, presidente della Federal Trade Commission.

Secondo l’accusa della Ftc e dei procuratori generali di New York e di altri Stati Usa Amazon avrebbe impedito ai commercianti di mettere in vendita altrove la loro merce applicando prezzi inferiori.

In pratica la piattaforma da 1.300 miliardi di dollari fondata da Jeff Bezos nel 1994 avrebbe di fatto impedito ai commercianti e ad altri siti di ecommerce di fare concorrenza ad Amazon.

E non è tutto: i commercianti partner sarebbero anche stati costretti a spedire i loro prodotti usufruendo del servizio logistico di Amazon, se volevano fare parte del pacchetto di abbonamento Prime.

Queste pratiche, viene scritto nell’accusa, hanno tenuto i prezzi artificialmente alti, causando un danno ai consumatori e ad altri venditori.

Amazon, molto più di un e-commerce

Amazon ha avuto un’influenza capitale sul commercio online, diventando il benchmark di riferimento.

Ma non solo: anche i servizi postali di tutto il mondo hanno dovuto fare i conti con Amazon: nei soli Stati Uniti, ad esempio, il servizio postale si è arreso alle necessità del colosso prendendo a fare consegne anche di domenica.

Ma definire Amazon un’azienda di e-commerce oggi è riduttivo: fra le altre cose Amazon offre un servizio di streaming di film e serie tv (Amazon Prime Video) e di musica (Amazon Music) ed è una casa editrice per gli autori che scelgono la via dell’autopubblicazione (KDP Amazon).

L’azienda di Bezos si occupa poi di fintech (tecnologia applicata alla finanza), salute, intelligenza artificiale, cloud e altre nuove tecnologie.

Fonte foto: ANSA

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