Conte ha deciso cosa farà dopo l'arrivo di Draghi: la sua mossa
Giuseppe Conte è diventato premier il 1° giugno 2018: ha deciso cosa fare non appena il suo posto a Palazzo Chigi sarà preso da Mario Draghi
Il nuovo governo guidato da Mario Draghi è sempre più vicino e molti italiani si chiedono cosa farà Giuseppe Conte una volta uscito da Palazzo Chigi. Diventato presidente del Consiglio il 1° giugno 2018, dopo due anni e mezzo non ha nessuna voglia di lasciare la politica: il Corriere della Sera ha svelato la sua mossa.
Conte ha deciso cosa farà dopo l’arrivo di Draghi: la sua mossa
Subito dopo l’incarico di formare un nuovo governo affidato da Sergio Mattarella a Mario Draghi, sono immediatamente nate diverse speculazioni sul futuro di Giuseppe Conte. La prima domanda: resterà in politica o tornerà a fare semplicemente il professore?
Conte in realtà avrebbe già deciso: dopo aver scartato l’ipotesi di candidarsi a sindaco di Roma, avrebbe optato di rientrare in Parlamento attraverso le elezioni suppletive, candidandosi nel collegio uninominale di Siena per prendere il seggio lasciato vacante alla Camera da Pier Carlo Padoan (eletto presidente di Unicredit, quindi dimessosi da deputato). Sarà un primo test elettorale per l’alleanza tra Partito democratico e Movimento 5 Stelle.
Conte si candida alle suppletive di Siena per diventare deputato: la data del voto
Secondo le ricostruzioni del Corriere della Sera, Giuseppe Conte ne avrebbe parlato prima con Luigi Di Maio e Beppe Grillo, poi a Goffredo Bettini per far sì che l’ipotesi giungesse alla segreteria del Pd.
Ancora non c’è una data per il voto: deciderà il futuro premier, anche se il governo dimissionario aveva prescritto, in un articolo del decreto Ristori quater, le urne aperte entro il 31 marzo.
Grande attesa per l’avversario che il centrodestra proverà a opporre a chi è stato premier per due anni. Dal canto suo, Conte è atteso alla prima campagna elettorale della sua giovane carriera politica. Sarà sostenuto da M5S, Pd e Leu.
E secondo il Corsera non è da escludere che accanto al suo nome, sulla scheda, faccia la sua prima apparizione il simbolo dell’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile, embrione della coalizione dei tre partiti.