Giuseppe Cavo Dragone smaschera Putin, quanti soldati russi muoiono ogni giorno nella guerra in Ucraina
Giuseppe Cavo Dragone dice su Putin: "Ogni giorno 700-800 soldati russi morti o feriti". Poi riconferma il sostegno della Nato all'Ucraina
Dopo la sua visita a Kiev, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato militare della Nato, ha tracciato un quadro della guerra in Ucraina. Ha ribadito il pieno sostegno dell’alleanza, sottolineando che la pace non può essere una resa. E ha svelato un dato: “Ogni giorno, tra 700 e 800 soldati russi vengono uccisi o feriti”.
- Giuseppe Cavo Dragone e il supporto all'Ucraina
- La posizione sulla pace
- I numeri dei soldati di Putin
Giuseppe Cavo Dragone e il supporto all’Ucraina
Giuseppe Cavo Dragone è stato a Kiev per incontrare il presidente Zelensky e i vertici militari ucraini. La sua missione aveva un obiettivo: confermare che la Nato continuerà a sostenere l’Ucraina con aiuti militari e strategici.
“Kiev continua a ricevere un sostegno senza precedenti. Dal 2022 al 2024 abbiamo fornito oltre 50 miliardi di euro in aiuti militari, oltre a centri di addestramento per i soldati,” ha dichiarato Dragone.
Fonte foto: ANSA
Il sostegno europeo, ha spiegato, è già dominante e potrebbe crescere ancora, soprattutto se gli Stati Uniti ridurranno il proprio contributo con la nuova amministrazione Trump. “Non credo che l’America bloccherà del tutto gli aiuti. Forse li rimodulerà” ha aggiunto.
La posizione sulla pace
Dragone ha voluto chiarire anche la posizione della Nato sul tema della pace, ovvero dare forza all’Ucraina perché non negozi da debole e garantire la difesa del suo esercito.
C’è un problema enorme alla pace, almeno secondo Zelensky e i vertici militari ucraini: Vladimir Putin non ha alcuna intenzione di negoziare. “A Kiev si percepisce chiaramente che la Russia sta intensificando l’aggressione. Non ci sono segnali concreti di un vero interesse alla pace”, ha detto Dragone.
La Nato teme che un cessate il fuoco senza garanzie sarebbe solo un vantaggio per Mosca, che potrebbe sfruttare il tempo per riorganizzarsi e rilanciare un’offensiva ancora più violenta. “La pace non può essere un semplice congelamento del conflitto che permetta alla Russia di prepararsi a un’altra invasione”, ha aggiunto l’ammiraglio.
I numeri dei soldati di Putin
La guerra è entrata nel suo terzo anno e la Russia continua a insistere sulla sua capacità di vincere. Ma la realtà sul campo racconta una storia diversa, almeno secondo quanto riportato da diversi commentatori, Giuseppe Cavo Dragone compreso.
“Putin dispone di una grande massa d’urto, ma i russi stanno pagando prezzi altissimi. Non c’è paragone tra quello che conquistano e ciò che perdono in vite umane”, ha dichiarato. Le cifre sono alte: tra 700 e 800 soldati russi muoiono o vengono feriti ogni giorno. Dal 2022, il numero complessivo supera le 800.000 unità.
Il Cremlino, secondo l’ammiraglio, nasconde i numeri dietro la propaganda, vantando successi militari che non corrispondono alla realtà. Gli ucraini, dal canto loro, sono esausti, ma non hanno intenzione di cedere. I droni sono così diventati un’arma essenziale nel conflitto, ma non, come sostiene Mosca, per una mancanza di uomini. “Li usano perché sono efficienti, non per sopperire a carenze di soldati”, ha spiegato ancora Dragone.
