Giuseppe Castiglione arrestato per voto di scambio, chi è il deputato siciliano di Popolari e autonomisti
Il candidato della lista Popolari ed Autonomisti per l'ARS Giuseppe Castiglione è stato arrestato per voto di scambio: il comunicato della Procura
Su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, i carabinieri del ROS hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di diciannove persone. Tra queste, figura anche il nome di Giuseppe Castiglione candidato della lista Popolari ed Autonomisti per l’ARS e membro del Consiglio Comunale di Catania. Il deputato è stato arrestato con l’accusa di voto di scambio.
- Giuseppe Castiglione arrestato: il comunicato della Procura
- Gli arresti per voto di scambio: l’operazione Mercurio
- La confisca dei beni societari
Giuseppe Castiglione arrestato: il comunicato della Procura
Secondo quanto si legge sul comunicato Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania, Giuseppe Castiglione è accusato, insieme ad altri esponenti della politica etnea, di voto di scambio e “accordo tra i vertici dell’articolazione mafiosa dei Santapaola Ercolano”.
Le investigazioni dei Ros e dei carabinieri hanno permesso di concludere che l’accordo è stato stipulato quando Castiglione, candidato della lista Popolari ed Autonomisti per l’Assemblea Regionale Siciliana, era già Presidente del Consiglio Comunale di Catania.

La facciata del Tribunale di Catania
Su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, è stato disposto l’arresto di 19 persone, ritenute indiziate di “sodalizio mafioso”.
Per i soggetti arrestati, inoltre, le accuse sono quelle di scambio elettorale politico mafioso, estorsione e trasferimento fraudolento di valori.
Gli arresti per voto di scambio: l’operazione Mercurio
Oltre a Giuseppe Castiglione, i carabinieri del ROS hanno arrestato anche due consiglieri comunali e il sindaco di Misterbianco. Anche in questo caso, l’accusa è quella di voto di scambio.
In manette, dunque, anche i consiglieri Matteo Marchese (precedentemente con Italia Futura, ma passato poi a Mpa) e Salvatore Fornare, insieme al sindaco Nunzio Vitale.
Si legge infatti sul comunicato della Procura che Marchese “avrebbe accettato la promessa di procurare voti procurati dalla famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano”.
La confisca dei beni societari
Contestualmente agli arresti di Giuseppe Castiglione e degli altri diciotto accusati, il comunicato della procura notifica il sequestro di due società.
Si tratta della Società Nicotra Biagio Alessio e della Onoranze Funebri San Marco, del valore di 300.000 euro ed entrambe attive nel settore delle onoranze funebri.
