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Gisella Cardia e la Madonna di Trevignano: la veggente "praticava esorcismi", le rivelazioni di una testimone

Gisella Cardia praticava esorcismi? Parla un'ex fedele della veggente della Madonna di Trevignano: "Anche un'ansia vista come il diavolo"

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Nella lunga storia di Gisella Cardia e della Madonna di Trevignano si aggiunge un capitolo sugli esorcismi. Ad arricchire la vicenda con questo tassello è una testimone anonima alle telecamere di ‘Mattino 5’. Secondo l’ex fedele, più volte la sedicente veggente avrebbe raccontato di essere solita praticare esorcismi “su persone indemoniate o che lei riteneva tali”.

Un aspetto sinistro, certamente, in un periodo storico dilaniato dalla strage di Altavilla compiuta in un delirio mistico da personaggi che avrebbero agito, appunto, per scacciare presenze demoniache dalla casa e dal corpo delle vittime.

Secondo la testimone, Gisella Cardia avrebbe organizzato gruppi di preghiera anche al di fuori di Trevignano – Rimini, ad esempio – durante i quali “lei raccontava spesso di persone indemoniate” che chiedevano di incontrarla “per la benedizione finale o anche prima”, così la veggente si ritrovava a fronteggiare il diavolo.

“Raccontava di liberare queste persone ma soprattutto diceva che lei lottava con Satana“, dice la testimone. La stessa sottolinea che durante quegli incontri era “come se si andasse a caccia” di persone vessate da entità diaboliche, e capitava che anche “un’ansia naturale” o “una forma depressiva” venissero intese come possessioni demoniache. Per questo l’opera di liberazione ea fatta di preghiere e mani sul capo, il tutto praticato da “don Luigi (il padre spirituale della veggente, nda) o la stessa Gisella Cardia”. Se il vessato non sveniva durante tale pratica, inoltre, si diceva che “quel rito non funzionava”.

madonna-di-trevignano-gisella-cardia-esorcismi Fonte foto: IPA
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