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Gisèle Pelicot e gli stupri organizzati dal marito Dominique: drogata e fatta violentare per quasi 10 anni

Condannato a 20 anni Dominique Pelicot, accusato di aver drogato la moglie Gisèle per quasi 10 anni per violentarla e farla violentare da altri uomini

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Dominique Pelicot, imputato principale nel processo sugli stupri di Mazan, accusato di avere drogato la moglie Gisèle per quasi 10 anni per violentarla e farla violentare de decine di uomini mentre lei era in stato di incoscienza, è stato condannato alla pena massima di 20 anni per stupro aggravato e altri reati. La sentenza è stata pronunciata in sua presenza, davanti alla moglie e ai tre figli.

La sentenza di condanna per Dominque Pelicot

Il tribunale di Avignone ha riconosciuto colpevole Dominique Pelicot, principale imputato nel processo sui cosiddetti stupri di Mazan. L’uomo è stato condannato alla pena massima di 20 anni per stupro aggravato e altri reati.

Era accusato di aver drogato la moglie Gisèle per molti anni (quasi un decennio), allo scopo di violentarla e farla violentare de decine di uomini mentre lei era incosciente. Come riportato dal Corriere della Sera, l’uomo è stato anche riconosciuto colpevole di aver registrato immagini della figlia Caroline e delle due nipoti mentre erano addormentate, nude o in biancheria intima. Dal 2 settembre, altri 50 uomini sono stati processati e condannati. Si stima che altri 30 abbiano partecipato alle violenze e siano riusciti a sfuggire all’identificazione e, quindi, al processo.

Gisele PelicotFonte foto: ANSA

Gisele Pelicot.

Le ultime parole di Dominique Pelicot

Nella giornata di lunedì 17 dicembre, in Aula, Dominique Pelicot aveva detto che la privazione di non vedere più la sua famiglia è “peggiore della privazione della libertà”.

Poi aveva anche detto: “Voglio dire a tutta la mia famiglia che li amo, avete il resto della mia vita nelle vostre mani”.

Il messaggio di Gisele Pelicot

Gisele Pelicot, durante il processo, è diventata un’eroina in Francia e non solo. Ha voluto che il processo fosse pubblico e che i video delle violenze sessuali ai suoi danni fossero proiettati in Aula e visibili a tutti, perché “devono essere loro a vergognarsi, non io“.

In una delle sue deposizioni ha detto: “In quale momento, quando siete entrati in quella camera, avete avuto il mio consenso? Come avete potuto non fermarvi e non denunciare tutto?”.

Gisele Pelicot aveva poi aggiunto: “Per me questo è un processo alla vigliaccheria. È ora che la società maschilista e patriarcale, che banalizza lo stupro, cambi”.

Gisele Pelicot Dominique Fonte foto: ANSA
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