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Giovanni Toti resta ai domiciliari, il gip non si fida: "Potrebbe inquinare le prove, unica misura possibile"

Giovanni Toti resta ai domiciliari, il gip non si fida: "Potrebbe inquinare prove perché è rimasto presidente della Liguria, unica misura possibile"

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Giovanni Toti resta ai domiciliari. Il gip di Genova Paola Faggioni ha respinto l’istanza di revoca della misura chiesta dal difensore del presidente della Liguria, Stefano Savi. Le motivazioni riguardano il rischio “concreto e attuale di reiterazione di analoghe condotte criminose” anche a causa della sua permanenza in carica, che rende “chiaramente elevato e attuale il pericolo di inquinamento probatorio“. Secondo il legale, Faggioni evoca le dimissioni di Toti: “Se si dice che finché fa politica è pericoloso la lettura è quella”.

Il gip di Genova conferma gli arresti domiciliari per Giovanni Toti

Il gip di Genova Paola Faggioni ha confermato gli arresti domiciliari per il presidente della Liguria Giovanni Toti, destinatario della misura cautelare dal 7 maggio e indagato per corruzione e voto di scambio.

Faggioni ha accolto la richiesta della Procura, che aveva dato parere negativo alla revoca degli arresti chiesta dal legale Stefano Savi: “non sono emersi elementi idonei a modificare il grave quadro indiziario” contro Toti.

giovanni-toti-gip-domiciliariFonte foto: ANSA

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti si reca alle urne per votare alle elezioni Europee 

Nelle motivazioni vi sarebbe il pericolo “concreto e attuale di reiterazione di analoghe condotte criminose”, confermate da Aldo e Roberto Spinelli nel corso degli interrogatori.

Il pericolo di inquinamento delle prove rimanendo presidente della Liguria

Per il gip le attuali condizioni “rendono chiaramente elevato e attuale il pericolo di inquinamento probatorio“, essendo Toti ancora presidente della Regione Liguria.

Pericolo che “si configura vieppiù concreto” in quanto Toti “continua tuttora a rivestire le medesime funzioni e le cariche pubblicistiche, con conseguente possibilità che le stesse vengano nuovamente messe al servizio di interessi privati in cambio di finanziamenti”.

Questo anche e soprattutto “in vista delle prossime competizioni elettorali regionali del 2025 (o di ulteriori eventuali competizioni elettorali), per le quali aveva, peraltro, già iniziato la relativa raccolta di fondi”.

Il giudice menziona “il comportamento elusivo tenuto nel corso delle indagini, in cui ha sempre cercato di scegliere luoghi ‘riservati’ al fine di scambiarsi reciproche richieste di favori, evitando di affrontare certi argomenti in pubblico”.

La difesa: “Faremo ricorso”

Il contenuto dell’ordinanza di rigetto dell’istanza di revoca dei domiciliari “ci dà spazio per un ricorso al Riesame che faremo la prossima settimana”, ha ha affermato l’avvocato di Toti, Stefano Savi.

Le dimissioni di Giovanni Toti “le troviamo evocate nel provvedimento di rigetto: se si dice che finché fa politica è pericoloso la lettura è quella”, ha sostenuto il legale, dicendo che verrà richiesto “di poter incontrare quei soggetti coi quali discutere del futuro politico”.

Non si esclude perciò un incontro con i rappresentanti dei partiti di maggioranza, “visto anche che le decisioni che dovrà prendere non si possono prendere da soli”.

l presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è stato arrestato martedì 7 maggio nell’ambito di un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia (Dda) genovese e della Guardia di finanza sulle elezioni Regionali 2020.

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