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Giovanni Donzelli (FdI) cita intercettazioni segrete su Cospito: cosa rischiano lui e Andrea Delmastro

GIovanni Donzelli, deputato di Fratelli d'Italia, ha rivelato intercettazioni relative ad Alfredo Cospito in Aula: ira del Pd, cosa rischia

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“Influencer della mafia”. Così Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia, ha definito Alfredo Cospito alla Camera martedì 31 gennaio, nel giorno in cui il Governo – attraverso i ministri Antonio Tajani (vicepremier, Esteri), Carlo Nordio (Giustizia) e Matteo Piantedosi (Interni) – ha ribadito il regime di 41bis nei confronti dell’anarchico. Nel suo discorso, Donzelli ha tirato in ballo esponenti del Pd, citando però anche delle intercettazioni segrete riguardanti proprio Cospito. Ecco cosa rischia il parlamentare di FdI.

Le intercettazioni svelate da Donzelli

Durante l’esame del progetto di legge per istituire la Commissione antimafia, il deputato Giovanni Donzelli prende la parola e, a proposito del 41-bis, attacca Cospito, definendolo ‘un influencer’ usato dalla mafia per convincere il Governo a togliere la misura del carcere duro.

Dopodiché, ferisce di alcune conversazioni che l’anarchico avrebbe avuto in carcere con vari boss: dall’esponente della ‘ndrangheta Francesco Presta, “killer di rara freddezza”, a Francesco Di Maio del clan dei Casalesi. E cita persino i virgolettati.

“Presta – racconta Donzelli – lo esortava: ‘Devi mantenere l’andamento, vai avanti’. E Cospito rispondeva: ‘Fuori non si stanno muovendo solo gli anarchici, ma anche altre associazioni. Adesso vediamo che succede a Roma’. Quindi il boss rispondeva: ‘Sarebbe importante che la questione arrivasse a livello europeo e magari ci levassero l’ergastolo ostativo‘”. Più o meno dello stesso tenore il colloquio con Di Maio.

Lo scontro col Pd

Donzelli, però, non si ferma qui e spiega che lo stesso giorno, il 12 gennaio, Alfredo Cospito riceve la visita in carcere di alcuni esponenti del Pd: Debora Serracchiani, Walter Verini, Silvio Lai e Andrea Orlando: Voglio sapere se questa sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi con la mafia“.

A quel punto l’opposizione insorge, mentre Roberto Giachetti del Terzo Polo fa notare che del 41bis all’articolo 1 del testo, quello che si stava esaminando quando Donzelli ha chiesto la parola, non se ne parla, pertanto non capisce come si sia consentito al deputato di FdI di intervenire sul punto.

Inoltre, Giachetti difende il fatto che dei parlamentari vadano in carcere a visitare detenuti anche in regime di 41-bis e confessa di aver apprezzato la risposta data da Cospito: “Non parlo con voi se prima non fate il giro del carcere per ascoltare i problemi di tutti“.

Chieste le dimissioni di Donzelli: cosa rischia

In tanti invocano le dimissioni di Giovanni Donzelli.

Federico Fornaro (Pd) si chiede come mai il deputato FdI sia in possesso di documenti riservati come le intercettazioni in carcere, ipotizzando che forse sia per il suo ruolo nel Copasir.

Mentre Enrico Letta (Pd) chiede “più rispetto“, Giuseppe Provenzano (Pd) invita Donzelli a “vergognarsi”.

Gianni Cuperlo (Pd) definisce le parole del deputato FdI “offensive e false“.

Alla fine, Donzelli smentisce che il documento sia arrivato dal Copasir e che sia segreto, ma Provenzano gli ricorda che un’ informativa del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) è “nell’esclusiva disponibilità del ministro della Giustizia“.

Fratelli d’Italia, da parte sua, difende Donzelli, che sembra si sia sentito più volte con Giorgia Meloni, descrivendolo scosso, come riporta l’Ansa.

Ma cosa rischia Donzelli? Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, convoca il Giurì d’onore (ossia, una commissione d’indagine nominata su richiesta di un parlamentare che si senta leso nella sua onorabilità da accuse mosse nel corso di una discussione) per esaminare l’accaduto e condurre la sua indagine.

Anche il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, dovrà dare un suo parere.

Nel frattempo, Donzelli spiega al ‘Corriere della Sera’ che “le notizie dettagliate” gli sono arrivate dal “sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro”. E quest’ultimo, suo coinquilino, conferma. Entrambi rischiano il posto: Donzelli al Copasir, Delmastro al Sottosegretariato.

Donzelli, da parte sua, anticipa che non si dimetterà dal Copasir: “Se avessi mai io, o qualsiasi componente del Copasir dovesse rivelare delle informazioni ottenute grazie al proprio ruolo nel Copasir, durante le sedute del Copasir o studiando i documenti del Copasir lo dovesse rivelare all’esterno farebbe bene a dimettersi. Ma non è questo il caso perché non c’entra nulla. È evidente come sono andate le cose“, dice ai microfoni di Agorà, su Rai 3.

Chi è Giovanni Donzelli

Giovanni Donzelli nasce a Firenze nel 1975.

Durante gli anni universitari nel capoluogo toscano, dove studia Lettere, aderisce al Fronte universitario d’azione nazionale, l’organizzazione giovanile del Movimento sociale italiano.

Diventa il primo rappresentante di destra a essere eletto alle elezioni universitarie nel 1997 e, in seguito, è presidente nazionale di Azione universitaria e portavoce della Giovane Italia.

Come scrive sul suo sito, dopo dieci anni di militanza nel Msi e in Alleanza nazionale, nel 2004 si candida al Comune di Firenze, dove resta fino al 2010, quando si candida alla Regione Toscana, ricoprendo il ruolo di consigliere fino al 2018.

Alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 viene eletto deputato.

giovanni-donzelli-cospito-influencer Fonte foto: ANSA
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