Giovanna Mezzogiorno e il bodyshaming sul set: "Sono stata molto criticata quando ho preso molto peso"
Giovanna Mezzogiorno ha raccontato di quanto sia stata criticata quando ha preso molto peso: di questo argomento parla il suo cortometraggio Unfitting
Giovanna Mezzogiorno ha diretto il cortometraggio ‘Unfitting‘, che parla di un’attrice (interpretata da Carolina Crescentini) a cui in ogni momento sul set o in televisione, viene continuamente ricordato che la sua figura è “inadeguata”, dopo due gravidanze e alle soglie dei 50 anni. In un’intervista, Giovanna Mezzogiorno ha spiegato che l’argomento l’ha riguardata in prima persona.
- Come è nata l'idea del corto Unfitting
- Il commento di Giovanna Mezzogiorno
- Come è stato dirigere Unfitting
Come è nata l’idea del corto Unfitting
Il corto ‘Unfitting’ è un’idea della direttrice di ‘Grazia’ Silvia Grilli, che ha spiegato che tutto è nato dopo aver scoperto che, digitando il nome “Giovanna Mezzogiorno” sul web, la prima domanda che saltava fuori era “quanto pesa“. Così, anziché un’intervista, è stata deciso di realizzare un cortometraggio di 9 minuti, scritto e diretto da Giovanna Mezzogiorno, prodotto da One More Pictures in collaborazione con Grazia e Bulgari. Sarà presentato alla Festa di Roma.
A ‘La Repubblica’, Silvia Grilli ha spiegato: “Quella verso Giovanna è stata una forma di violenza, perché il suo fisico è cambiato, non era più la bella ragazza di ‘L’ultimo bacio’. Le attrici sono lavoratrici sottoposte, come tutte noi, al controllo del corpo”.
Il commento di Giovanna Mezzogiorno
Giovanna Mezzogiorno ha raccontato a ‘La Repubblica’: “Sono stata molto criticata – non apertamente, non te lo dicono in faccia – quando avevo preso molto peso e non corrispondevo più all’immagine che le persone avevano di me. Non è un corto in cui ci si piange addosso, c’è grande ironia, bisogna saper ridere di cose che ci hanno fatto soffrire in passato”.
Poi ha aggiunto: “Non mi ero resa conto di quanta falsità ci fosse attorno a me, registe che inneggiano di essere dalla parte delle donne e non lo sono affatto. In tanti hanno addirittura chiuso i rapporti. Poi sono entrate in campo le leggende, che ero malata… E tanti altri mi hanno scansata. Non importa, meglio. Alla fine è una presa di coscienza del fatto che le persone ti stimano e ti vogliono finché corrispondi alla loro idea e al loro canone. Non è che rendersene conto sia il massimo. Pian piano realizzi che è così. Non sono tutti così, molti mi vogliono bene, ma nel film racconto una cosa oggettiva”.
Come è stato dirigere Unfitting
A proposito del film, Giovanna Mezzogiorno ha spiegato: “All’inizio ero sorpresa della proposta, ma ho scoperto, inaspettatamente, di saperlo fare. La lavorazione è stata fluida, piena di empatia e armonia”.