Giovane pakistana salvata dalla professoressa dalla famiglia violenta: denuncia e matrimonio combinato evitato
Una 16enne pakistana è stata salvata dalla sua prof alla quale aveva raccontato le violenze e i soprusi subiti in famiglia
Una 16enne pakistana residente a Borgo Valsugana, in provincia di Trento, è stata salvata dalla famiglia violenta dalla sua professoressa. L’insegnante, con la quale la giovane si era confidata, ha denunciato tutto e permesso alla ragazza di salvarsi dai parenti che le avevano combinato anche un matrimonio al compimento dei 18 anni. Il caso, che ricorda per certi versi l’inferno vissuto da Saman Abbas, ha portato il padre e i due fratelli a essere denunciati con pesanti accuse.
L’inferno della 16enne
Cresciuta con la famiglia in Valsugana, la 16enne è stata vittima di numerose violenze da parte dei familiari. Su tutti, secondo quanto emerso, quella del padre e dei fratelli che la vessavano e picchiavano per futili motivi.
La giovane, secondo quanto raccontato, veniva anche picchiata ogni volta che provava a opporsi alle regole dei genitori come, per esempio, il divieto di vestirsi “alla occidentale” o il matrimonio combinato una volta che avrebbe compiuto il 18esimo anno di età. Uno dei fratelli l’avrebbe persino pedinata e stalkerata per impedirle di frequentare le compagne di classe.
Tante volte, ancora con i lividi ben visibili, cercava di nascondersi alla vista di compagni e insegnanti per non ricevere domande inopportune.
La confessione alla professoressa
Ma grazie all’insistenza di una professoressa l’incubo ha avuto fine. La giovane, infatti, si è confessata con un’insegnante dell’istituto che frequenta, con la docente che aveva capito che l’ambiente familiare si era trasformato da nido sicuro a inferno vero e proprio per la 16enne.
La professoressa, subito dopo aver raccolto le confidenze dell’alunna, si è rivolta al dirigente scolastico il quale, senza la minima esitazione, ha segnalato l’accaduto alla Procura.
Salvata e ora al sicuro
Nel giro di poco le indagini, affidate ai carabinieri di Borgo Valsugana, hanno svelato uno scenario a dir poco drammatico e un contesto familiare violento. Il procuratore di Trento Sandro Raimondi ha quindi imposto ai familiari il divieto di avvicinamento alla 16enne e contemporaneamente disposto il trasferimento della giovane in una struttura protetta.
Il padre e i fratelli, protagonisti delle violenze fisiche e psicologiche senza fine, sono stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di maltrattamenti, stalking e lesioni.