Giorgio Mastrota e l'aneddoto su Silvio Berlusconi e Mediaset: "Negli anni '80 c'era una regola aurea"

Giorgio Mastrota e il racconto sulla regola imposta a Mediaset negli anni '80 da Silvio Berlusconi

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Giorgio Mastrota, il “re delle televendite”, a ruota libera tra racconti e curiosità. Intervistato dal Corriere della sera, il conduttore 60enne ha narrato una serie di aneddoti relativi alla sua professione e al suo lavoro. Particolarmente interessante quello con protagonista Silvio Berlusconi, incontrato negli anni ’80 a Mediaset.

Mediaset, Giorgio Mastrota: la regola di Silvio Berlusconi su barba e capelli

“Il presidente, certo che sì”, ha risposto Mastrota quando gli è stato chiesto se avesse mai parlato con Silvio Berlusconi.

“Gli devo molto – ha aggiunto -. Quando sono arrivato negli studi, da ragazzo, mi dissero: qui in onda non vanno barbe e teste pelate. Era la regola aurea negli anni 80. Sulla barba resto allineato, sui capelli mi gioco il bonus fedeltà”.

Giorgio Mastrota tvANSA

Giorgio Mastrota

Gli aneddoti su Mike Bongiorno, “Il baffo” e Gerry Scotti

Mastrota ha poi parlato di altri personaggi noti. “Inarrivabile”, ha chiosato, riferendosi a Mike Bongiorno. Quest’ultimo un giorno si adirò con lui. Motivo? “Si è arrabbiato perché di me un giornale aveva scritto “Re delle televendite”, io sono andato in camerino: “Mike, io non sono il re. Tu però senza dubbio sei l’imperatore”. Dovevamo stare nei tre minuti di girato ma lui non se ne curava e raccontava per dieci: era unico”.

Aneddoto spassoso anche su Gerry Scotti: “Ci vedevamo tutti a Segrate. Lui mi prendeva in giro ripetendo: se non ci fossi stato io in tv tu avresti fatto tante cose”.

A proposito di “re delle televendite”: Roberto da Crema, per tutti “Il baffo“? “Ho imparato da lui quanto è importante l’uso della voce. Diceva di aver capito che vendeva di più se la alzava”.

Mastrota: “Wanna Marchi ha rovinato la nostra piazza”

Capitolo Wanna Marchi. Mastrota ha ricordato che all’inizio la sua collega promuoveva lo scioglipancia, una crema valida che aveva iniziato a vendere anche lui assieme all’allora compagna Natalia Estrada.

“Mi sono impegnato molto – ha rivelato Mastrota – per fare capire che le sue, quando ha preso la strada sbagliata, non erano televendite. Ha molto rovinato la nostra piazza”.

Spazio poi al “mentore delle origini”, Gianfranco Funari: “Mi ha notato e portato in tv. Spiegava, in romanesco: Giorgio, se io e te parliamo di cacca facciamo il 40% di ascolti. Però è meglio fermarsi al 15%”.

Il trasferimento a Bormio e il no ai reality show

Mastrota oggi vive in pianta stabile a Bormio. Milano la frequenta ancora molto per lavoro, ma appena può preferisce staccare e rifugiarsi nella natura a fare sport e a respirare aria buona, assieme ai suoi figli e a sua moglie Floribeth Gutierrez, sposata nel 2022.

Nell’ambito delle televendite ci lavora da quasi 35 anni, ma guai a pensare di avere il “posto fisso”. Mastrota sa che il suo settore è “precario”. Un giorno sei alle stelle, quello dopo puoi venire dimenticato. Mai fermarsi! Per questo ha rifiutato diverse offerte televisive di partecipazione ai reality show.

“Se sparisci ti rimpiazzano – ha spiegato il conduttore -. Ecco perché quando mi hanno chiamato per i reality come Grande Fratello vip, l’Isola dei Famosi… ho risposto: niente, io devo lavorare. Il primo no è del 2001: mi offrivano Furore, la notorietà sarebbe durata un anno poi chissà. Nel frattempo avrebbero dato le pubblicità ad altri. Io ho fatto la mia scelta”.

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