Morto Giorgio Galli, chi era il politologo scomparso a 92 anni
Giorgio Galli, noto politologo nato a Milano nel 1928, è morto a 92 anni: chi era e perché era importante
Il politologo Giorgio Galli, nato a Milano il 10 febbraio 1928, è morto il 27 dicembre 2020 a 92 anni nella sua casa di Camogli, in provincia di Genova. Era un esperto di partiti e teorico del “bipartitismo imperfetto”, definizione che aveva dato il titolo ad uno dei suoi testi cult pubblicato nel 1966 da Il Mulino e in seguito da Mondadori.
Morto Giorgio Galli, chi era il politologo
Giorgio Galli si era laureato in Giurisprudenza all’Università statale di Milano, dove ha poi insegnato per decenni Scienza delle dottrine politiche. Oltre alla carriera universitaria, ha anche diretto la casa editrice Il Mulino ed è stato presidente dell’Umanitaria.
Ha collaborato con riviste come Panorama e Linus e ha firmato moltissime pubblicazioni spaziando da Hitler a Giulio Andreotti, a temi legati all’attualità.
Fra i titoli dei suoi lavori ‘Storia dei partiti politici europei, Partiti politici italiani (1943-2004), Mezzo secolo di Dc (Baldini Castoldi Dalai 2004), Esoterismo e politica (Rubbettino 2010).
Era da poco uscito per Kaos il suo ultimo lavoro ‘Hitler e l’esoterismo‘. Per continuare i suoi studi aveva fondato nel 2017 l’Istituto di studi politici. Suo un intervento nel primo numero del 2021 della rivista legata all’istituto Civica, sui possibili sviluppi contro la deriva della democrazia rappresentativa.
Tra i suoi titoli più noti, il saggio del 1966 ‘Il bipartitismo imperfetto. Comunisti e democristiani in Italia‘.
Morto Giorgio Galli, i messaggi dei politici
Diversi gli attestati di stima, anche da politici come Giancarlo Pagliarini – ex ministro ed assessore leghista – che accanto al suo commiato ha postato l’immagine di un volume di Galli ‘Diario politico 1994. L’imbroglio del 28 marzo e il governo B’.
“Addio a Giorgio Galli, padre della politologia italiana, autore – ha scritto su twitter Gianfranco Rotondi – di una storia della Dc che non piacque ai democristiani perché definiva il partito come ‘il polo conservatore’ (nei valori e nel blocco sociale aveva pienamente ragione).
“Ho parlato con lui l’altroieri. Stavamo preparando una cosa assieme su Cassa Depositi e Prestiti – ha raccontato Felice Besostri, ex senatore e avvocato fra i firmatari del ricorso che ha portato alla decadenza per incostituzionalità del Porcellum -. Indubbiamente è una perdita per la nostra scienza politica, fu lui a inventare il termine bipolarismo imperfetto”.