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Giorgia Meloni torna sul saluto romano e il fascismo: la battuta che non è passata inosservata

La presidente di Fratelli d'Italia ha lanciato una frecciatina ai suoi detrattori che la accusano di fascismo, con una battuta sul saluto romano

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Giorgia Meloni ha aperto ufficialmente la campagna elettorale con un comizio in piazza Cavour ad Ancona. Regalando ai suoi ammiratori alcuni sketch comici. Proprio dalla roccaforte di Fratelli d’Italia – le Marche sono l’unica regione amministrata dal partito di destra, con il governatore Francesco Acquaroli – la leader della coalizione ha deciso di lanciare ufficialmente le sue nuove proposte politiche. Non è passata inosservata la sua battuta sul saluto romano.

Cosa ha detto Giorgia Meloni durante il comizio ad Ancona

Durante il discorso agli elettori ha dichiarato che la classe dirigente di Fratelli d’Italia è stata in grado, nelle Marche, di dare risposte che “la sinistra non è stata in grado di dare per decenni. Per decenni!”.

Sottolineando di aver scelto il capoluogo marchigiano “non a caso”, ma per ricordare a tutti che, a differenza di “quello che si dice molto spesso nei salotti, nei talk, in una certa stampa che parla solo a se stessa” che FdI avrebbe una classe dirigente “adeguata a governare” l’Italia.

Giorgia Meloni torna sul saluto romano e il fascismo: la battuta che non è passata inosservataFonte foto: ANSA

Giorgia Meloni, la presidente di Fratelli d’Italia.

Giorgia Meloni positiva riguardo la campagna elettorale

Portare così tanta gente il 23 agosto in piazza ad Ancora “non era facile“, ha affermato. “Mi lasciate ben sperare” perché saranno fondamentali “l’entusiasmo e il sostegno del popolo italiano” per arrivare alla fine di questa campagna elettorale portando a casa il risultato sperato alle urne.

“Siete praticamente gli unici amici che abbiamo”, ha dichiarato ancora Giorgia Meloni. “Ma siete una marea e penso che bastiate e che basterete”.

La battuta sul saluto romano e il fascismo: cosa ha detto

Non è sfuggita però la frecciatina lanciata ai suoi detrattori e a chi la accusa di essere una nostalgica del fascismo. Con una battuta lanciata con perfetti tempi comici, come di consueto nelle ultime apparizioni pubbliche.

Come da copione, dunque, la leader di Fratelli d’Italia ha provato ad alzare le mani per salutare, per poi fermarsi subito. “Che mano è? Famme sta attenta”, ha detto con il caratteristico accento romanesco. “Che ansia!”, ha ironizzato mentre gesticolava.

Per poi scivolare in una imitazione macchiettistica dell’accento e dei saluti nipponici, accennando un inchino e dicendo: “Qui bisogna fare il saluto giapponese“, e nascondere le mani alzate.

Il riferimento, ovviamente, è al saluto romano e agli esponenti di Fratelli d’Italia che sono stati immortalati negli anni mentre facevano questo gesto.

E che spesso si sono dissociati, spiegando di essere stati fotografati mentre, semplicemente, avevano la mano destra rivolta al cielo.

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