Giorgia Meloni sulla Corte dei Conti ospite di Nicola Porro: l'annuncio della premier che "copia" Mario Draghi
La premier ha rigettato l'accusa di deriva autoritaria, offrendo diverse battute durante l'intervista di Nicola Porro. "Noi fatto come Draghi"
Il Governo sta smontando il racconto della destra autoritaria e così la sinistra ha poche cartucce da sparare, con Elly Schlein che confonde il dissenso con la censura. A dirlo è la premier Giorgia Meloni intervistata da Nicola Porro durante la trasmissione Quarta Repubblica, in onda su Retequattro nella serata del 5 giugno. Un’intervista a tutto tondo, dove la leader ha parlato anche di politica internazionale e ha toccato anche temi della sfera personale.
- La frecciata all'opposizione
- Nessuna deriva autoritaria, afferma Meloni
- La vita da premier di Giorgia Meloni
- Meloni sul Reddito di Cittadinanza
La frecciata all’opposizione
Della trasmissione, che precede l’incontro di Meloni del 6 giugno in Tunisia con il primo ministro locale, la parte più interessante riguarda il rapporto con la sinistra. Tema che viene ripreso varie volte nel corso dell’intervista di Nicola Porro.
“Si diceva che con la Meloni sarebbero arrivate le cavallette, la Borsa sarebbe crollata” ha sottolineato Meloni. “La Borsa sta andando molto bene, lo spread è più basso, gli hedge fund hanno smesso di scommettere contro il debito pubblico italiano, il Btp valore è andato strabene».
Nessuna deriva autoritaria, afferma Meloni
Per Meloni, la sinistra non fa altro che bollare come autoritario ogni evento che tocca l’operato di Governo. E per corroborare la sua tesi, cita la decisione di Fabio Fazio di lasciare la Rai “per andare a lavorare dove lo pagano di più”, così come i militari che alla parata del 2 Giugno hanno salutato la tribuna con la mano alzata, “come è sempre accaduto”.
Poi arriva la stoccata finale: “La sinistra dice che c’è una deriva autoritaria se sulla Corte dei conti proroghi le norme del governo Draghi, del quale loro facevano parte”.
La vita da premier di Giorgia Meloni
Diversi gli spunti lasciati da Meloni anche su come è cambiata la sua quotidianità da premier. “Quando sei premier quasi tutto quello che accade nel mondo ti riguarda. L’imprevisto, quando sei a capo del governo, è la previsione più accurata che puoi fare. Per me che lavoro in modo schematico ha avuto un impatto molto forte. Tu rincorri l’emergenza e devi riuscire a tenere la barra dritta».
Da presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ha ammesso di aver cambiato idea su tanti argomenti, pur conservando la sua coerenza di base. “Studiando i dossier ti rendi conto che non tutto va come pensavi, che devi pensare a soluzioni praticabili.”
“Ma se per privilegiare me stessa devo svendere me stessa o la nazione, non sono disposta a farlo” chiarisce la premier. “Ancora oggi preferisco andare a casa che diventare diversa dalla persona che considero di essere”.
Meloni sul Reddito di Cittadinanza
Durante la lunga intervista, il Presidente del Consiglio ha sottolineato ancora una volta la posizione del Governo in merito al Reddito di Cittadinanza, definito uno strumento capace solo di prolungare la povertà.
“Con il sussidio la gente resta povera” ha ribadito Giorgia Meloni. “Il lavoro è l’unico ascensore sociale”. E la premier non si mostra preoccupata in merito alle possibili ricadute in termini di consenso. “Sono a capo di una maggioranza solida, mi do cinque anni come orizzonte. E questo vuol dire che non sto governando guardando al consenso immediato e posso permettermelo.”