Giorgia Meloni e i dubbi su Giovanni Toti, l'ipotesi dimissioni resta in piedi: "Attendiamo l'interrogatorio"
Meloni ha commentato l'indagine che ha coinvolto il suo alleato Giovanni Toti, presidente della Liguria
“Aspettiamo le sue risposte”. Così la presidente del consiglio Giorgia Meloni ha commentato la posizione del governatore della Liguria Giovanni Toti nell’inchiesta che lo vede coinvolto per corruzione.
- Giorgia Meloni su Toti e l'inchiesta in Liguria
- Cosa filtra da Palazzo Chigi
- Gli ultimi sviluppi sul caso corruzione in Liguria
Giorgia Meloni su Toti e l’inchiesta in Liguria
La presidente del consiglio Giorgia Meloni ha commentato all’evento Il Giorno de La Verità quanto sta accadendo al cofondatore di Noi Moderati, alleato della maggioranza e governatore della Liguria Giovanni Toti, coinvolto in una grossa indagine per corruzione:
“Toti ha detto che avrebbe letto le carte e avrebbe dato le risposte. Aspettare quelle risposte e valutare penso sia il minimo indispensabile per un uomo che ha governato molto bene quella Regione” ha esordito la premier.
“Non ho avuto tempo e possibilità di approfondire più di tanto, aspettare le risposte di Toti credo che sia il minimo sindacale di rispetto. E non ho altro da aggiungere” ha poi concluso Meloni.
Cosa filtra da Palazzo Chigi
Secondo Repubblica, però, le dimissioni sarebbero ormai un fatto assodato dalle parti di Palazzo Chigi, addirittura persino auspicato: “Non credo che si arriverà a una pronuncia del giudice del riesame” avrebbe dichiarato un big di Fratelli d’Italia nei corridoi della Camera, secondo il quotidiano romano.
Gli ultimi sviluppi sul caso corruzione in Liguria
In Liguria diversi personaggi di spicco del mondo della politica e dell’imprenditoria, legati spesso al porto di Genova, sono rimasti coinvolti in un’inchiesta per corruzione.
Oltre al governatore della regione Giovanni Toti, agli arresti domiciliari, i principali indagati sono Aldo e Roberto Spinelli, padre e figlio, imprenditori ed ex proprietari delle squadre di calcio di Genoa e Livorno.
La procura ha anche aperto un filone parallelo a quello principale, per indagare sulla possibilità che tra le forze dell’ordine qualcuno avvisasse gli interessati del proseguimento delle indagini.