Giorgia Meloni, la madre attacca il reddito di cittadinanza. Cosa ha dichiarato Anna Paratore

Tra le persone che hanno commentato la vittoria di Fratelli d’Italia alle Elezioni Politiche 2022 c’è anche Anna Paratore, la mamma di Giorgia Meloni.

Il commento alla vittoria della figlia

A ‘La Repubblica’, Anna Paratore ha dichiarato: “Sono contenta come qualsiasi madre che gioisce se i figli sono contenti di quello che fanno”. Poi ha rivelato: “Ci siamo sentite al telefono e le ho fatto i complimenti. Niente di più“.

La mamma di Giorgia Meloni ha spiegato poi di non essere lei l’artefice del successo della figlia: “Io non ho spronato nessuno. Ha fatto tutto da sola”. Sul futuro da premier, ha frenato: “Aspettiamo e vediamo come evolve lo scenario. Noi in famiglia siamo abituati a essere cauti, vediamo come va a finire. Certo sono contenta”.

Esclusa una festa alla Garbatella, il quartiere in cui è cresciuta Giorgia Meloni: “Non credo proprio. Ora bisogna pensare a lavorare”.

L’attacco al reddito di cittadinanza

Interpellata sul primo provvedimento che Giorgia Meloni dovrebbe attuare da presidente del Consiglio, la mamma della leader di Fratelli d’Italia ha citato il reddito di cittadinanza.

Le sue parole: “Spero che elimini la vergogna del reddito di cittadinanza ai 18enni, che prendono i soldi per stare a casa a giocare ai videogiochi e dia quei soldi ai malati, agli anziani che non arrivano alla fine del mese, a chi ne ha davvero bisogno. Non a chi non ha voglia di lavorare”.

Fonte foto: ANSA

Le accuse di fascismo

Anna Paratore, mamma di Giorgia Meloni, ha poi commentato l’etichetta di “post-fascista” affibbiata alla figlia dai giornali stranieri: “Facciano i titoli che vogliono, sono tutte baggianate che lasciano il tempo che trovano. Ora bisogna lavorare per il bene dell’Italia”.

Il messaggio della sorella di Giorgia Meloni

Domenica 25 settembre, era stata Arianna, la sorella, a dedicare un pensiero a Giorgia Meloni. Nel suo lungo messaggio si legge: “Se solo sapessero l’ansia che hai provato, come quella prima volta a Porta a Porta. Le notti passate in bianco a studiare. I silenzi e le angosce, spesso insieme, per capire, riflettere e guardarsi intorno. Gli sfoghi, quando eri troppo stanca e sapevi che con me potevi mostrare il tuo lato vulnerabile. Non ti ho visto mai cedere alle lusinghe del potere, mai privilegiare il tuo interesse personale rispetto a quello che consideravi giusto fare per questa Nazione”.

E poi: “Siamo arrivati dove siamo, senza aiuti, anzi con molti ostacoli. Ci siamo arrivati grazie soprattutto a te, perché sei una persona e un leader credibile, così credibile da essere riuscita ad affermarsi come donna e come madre in un mondo che soprattutto alle donne non regala nulla. No, non è stata fortuna, nè casualità. È stato lavoro, dedizione, esempio. Oggi ti riconoscono come un capo perché sei stata quella che ha sacrificato di più. A me l’orgoglio di essere tua sorella”.

Fonte foto: ANSA