Giorgia Meloni aggira il silenzio elettorale con un post su Instagram, Salvini non ferma la propaganda su X
La premier Meloni aggira il silenzio elettorale con un video Instagram, l’alleato Salvini non lo rispetta apertamente su X
Il silenzio elettorale che precede le elezioni europee è scattato alle ore 23.59 di venerdì 7 giugno. E circa a quell’ora lì, la premier Giorgia Meloni ha postato un video sul proprio profilo Instagram che, seppur in modo implicito, sembra un invito a scrivere il suo nome sulla scheda elettorale. Lo stesso, in modo meno scaltro, continua a fare Matteo Salvini, che non si ferma neppure nella giornata di apertura delle urne.
- Le ciliegie di Giorgia Meloni su Instagram
- Salvini prosegue la campagna su X
- Le legge sul silenzio elettorale
Le ciliegie di Giorgia Meloni su Instagram
Sembra quasi un déjà-vu. Così come nel 2002, anche quest’anno Giorgia Meloni – che nel frattempo è diventata premier – si reca dal fruttivendolo prima delle elezioni.
Allora si era mostrata con in mano due meloni, stavolta per aggirare furbamente l’imminente silenzio elettorale sceglie le ciliegie.
“Buonissime, che varietà è?” chiede al venditore, prima di scoprire che si tratta di varietà Giorgia, con tanto di occhiolino dritto in camera.
Il video è stato pubblicato poco prima dello scoccare della mezzanotte, prima dunque dell’inizio ufficiale del silenzio elettorale.
È la premier stessa a sottolinearlo: “Oh Daniè, non di’ niente che siamo in campagna elettorale” afferma, sbagliando il termine, ma il concetto è comprensibile.
Salvini prosegue la campagna su X
Meno scaltro è il vicepremier, Matteo Salvini, che a scapito del silenzio richiesto, continua a far propaganda.
Nel corso dell’intera mattina di sabato 8 giugno, a poche ore dall’apertura dei seggi (prevista alle ore 15:00), il leader della Lega ha continuato a postare sul proprio profilo X.
Contenuti di smaccato carattere propagandistico: “Scegli la Lega” si legge, con tanto di hashtag #8e9giugnovotoLega.
Attacca gli avversari, da Ilaria Salis (candidata con Alleanza Verdi Sinistra) che definisce “maestrina di manganello” al francese Macron “leader bombaroli”.
E, infine, si rivolge agli elettori, ringraziandoli per il sostegno e al tempo dedicato al partito.
Le legge sul silenzio elettorale
A regolare il silenzio elettore è la legge 212, varata nel 1956 e da allora mai aggiornata.
La norma impedisce la pubblicazione su televisioni, radio e giornali di messaggi propagandistici e vieta dichiarazioni da parte di candidati ed esponenti politici.
Il veto inizia a partire dalle 24 ore precedenti all’apertura delle urne e prosegue fino alla chiusura dei seggi.
Come detto, la legge non è mai stata aggiornata e non menziona, dunque, internet e i social network.
A livello legislativo, dunque, postare sui social – seppur in chiaro contrasto con il silenzio richiesto – non è perseguibile.