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Gioielliere Mario Roggero condannato: "Giustizia? Fa schifo". L'appello a Vannacci e la telefonata con Salvini

Il gioielliere Mario Roggero si scaglia contro la giustizia italiana e lancia l'appello a Vannacci dopo la chiamata con Salvini

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All’indomani della condanna a 17 anni di carcere per gli omicidi di Giuseppe Mazzarino e Andrea Spinelli, i due ladri che nell’aprile 2021 avevano tentato di rapinare la sua gioielleria, Mario Roggero è un fiume in piena. Intervistato da La Stampa il gioielliere, oggi 69enne, non ci sta alla condanna e promette battaglia. Intanto lancia un appello al generale Vannacci e accoglie con orgoglio la chiamata del ministro Matteo Salvini.

La reazione di Roggero alla condanna

Nel corso di una lunga intervista rilasciata a La Stampa Mario Roggero non si è trattenuto nel parlare della condanna comminatagli da Corte d’Assise di Asti a 17 anni per la morte di Mazzarino e Spinelli oltre che per il ferimento di Alessandro Modica.

Una condanna per omicidio e tentato omicidio che fa rabbia a Roggero, non tanto per i 17 anni perché a pesare è “la giustizia non sia stata dalla mia parte. Diciassette anni mi hanno dato. E certo che è una condanna pesante”.

“Ma perché mi hanno dato 17 anni? Perché i giudici non hanno voluto ascoltare le mie ragioni fino in fondo. Ed è questo ciò che più mi pesa. Complimenti ai magistrati” le parole di Roggero che dopo aver appreso della condanna aveva detto: “È una follia, viva la delinquenza, viva la criminalità”

Il gioielliere, anche tra le colonne de La Stampa continua a difendersi: “Quel giorno quei delinquenti sono venuti da me, con violenza e con le armi in mano, per portarmi via tutto un’altra volta. Poi hanno detto che le armi erano finte. Ma si sono dimenticati di dire che la loro violenza era vera. E io quel giorno mi sono difeso“.

“Mi aspettavo una riduzione a 7 o 8 anni” le parole del 69enne.

Roggero duro: “Giustizia vomitevole”

Ma dura è stata soprattutto la valutazione sulla giustizia italiana: “Una giustizia così fa schifo. È vomitevole“.

“La giustizia dipende essenzialmente da chi incontri sulla tua strada. Soltanto quello. Se non ti ascoltano quando spieghi le tue ragioni, mi dica lei che giustizia è?” le parole del gioielliere.

L’appello al generale Vannacci

Nel corso dell’intervista Roggero ha anche sottolineato di voler sentire il generale Roberto Vannacci perché non ha intenzione di fermarsi nella sua lotta per avere giustizia.

“Voglio dire che adesso intendo contattare Roberto Vannacci. Dice cose su cui sono completamente d’accordo: qui c’è tutto che va all’incontrario. E poi voglio chiamare il procuratore Nicola Gratteri: è uno con le palle. Sta dalla parte della gente per bene”.

La chiamata con Salvini

A difenderlo è stato anche Matteo Salvini che, nelle ore successive alla condanna, ha chiamato Roggero per mostrargli vicinanza e solidarietà.

Secondo quanto appreso dal Corriere della Sera, il leader della Lega nel corso di una telefonata ha promesso al gioielliere “di restare in contatto e di non dimenticare il suo caso, aggiungendo la determinazione affinché venga approvata la riforma della giustizia”.

Nel corso dell’intervista a La Stampa, invece, Roggero si era detto amareggiato dalla premier Meloni: “Sono deluso che non ha detto nulla su questa ingiustizia che ho subito”.

mario-roggero-gioielliere-condannato Fonte foto: ANSA
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