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Giannini punge Meloni su Matteotti: "Per la prima volta abbiamo sentito la parola fascista, ma manca un pezzo"

Il giornalista a "Otto e mezzo": "Meloni non ha detto che Matteotti fu rapito e ucciso su ordine del duce, l'eredità neofascista è il suo tasto dolente"

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Durante la puntata di ieri (30 maggio) di “Otto e mezzo”, Massimo Giannini ha commentato le parole che poche ore prima Giorgia Meloni aveva dedicato a Giacomo Matteotti, esponente socialista ucciso dal regima fascista nel 1924. Secondo il giornalista, “la premier ha ricordato una verità storica, ma manca sempre un pezzo, e cioè dire che quell’omicidio fu ordinato dal governo fascista, che poi se ne assunse la responsabilità“.

Giannini: “Meloni dica che l’omicidio Matteotti fu rivendicato dal governo fascista”

“Meloni sta facendo piccoli passi avanti su questa lunga e insensata traversata nel deserto della storia” ha attaccato Giannini.

Secondo lui la leader di Fratelli d’Italia è ancora alle prese con la pesante eredità del ventennio:

Per la prima volta, finalmente, abbiamo sentito il termine “fascista”, anche se in questo caso direi che era piuttosto obbligatorio pronunciarlo. Accogliamo con favore questo passo avanti.

Stimolato dal conduttore Giovanni Floris, Giannini ha spiegato che “la premier ha fatto un generico riferimento allo squadrismo fascista, ma il problema è che Matteotti è stato rapito, massacrato e ucciso su preciso ordine del duce“.

“Le stragi neofasciste tasto dolente per la premier”

Secondo l’ex direttore de La Stampa, però, è un altro l’episodio riguardo al quale “Meloni esprime il suo deficit storico e politico”.

Il riferimento è a quanto accaduto in piazza della Loggia in 28 maggio 1974. A tal proposito Giannini è convinto che “stragi come quella e l’operato del Movimento Sociale Italiano sono per  la premier tasti dolenti”.

Senza mezzi termini, in chiusura del suo intervento, Giannini definisce la mancata condanna storica di Meloni “una vera vergogna“.

Le reazioni al discorso alla Camera: il graffio di Fini

Le parole di Meloni pronunciate alla Camera già ieri avevano suscitato diverse reazioni.

Tra i primi a commentare il discorso della premier, Gianfranco Fini: “Dire che l’omicidio Matteotti fu opera dei fascisti è semplicemente affermare una verità storica”.

Come a dire: il pensiero della presidente del Consiglio non ha un valore politico.

giannini-meloni-matteotti-fascista Fonte foto: ANSA
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