Geronimo La Russa contro Roberto Vecchioni: "Allibito, dovrebbe sapere che non sono stato mai imputato"
Geronimo La Russa replica a Vecchioni, dopo un aneddoto raccontato dal cantautore che lo vedeva come protagonista
Polemica tra Vecchioni e Geronimo La Russa. Dopo l’aneddoto raccontato dal cantautore, il figlio del Presidente del Senato ha replicato all’aneddoto raccontato dal cantautore su un furto nella propria abitazione alla fine degli anni ’90.
Cosa ha raccontato Vecchioni
Roberto Vecchioni, nel contesto del festival “La Gaberiana” a Firenze, ha raccontato un aneddoto accadutogli nel 1997. Durante una festa organizzata da sua figlia e in sua assenza, un gruppo di ragazzi si sarebbe introdotto in casa sua.
I giovani avrebbero rubato diversi oggetti, tra cui anche le mutande del cantautore, per poi essere individuati dalle autorità. Tra questi ci sarebbe stato un ragazzo di nome Geronimo, chiaro riferimento al figlio del Presidente del Senato Ignazio La Russa.
Roberto Vecchioni
Il fatto era già noto da tempo, come era nota la difesa di Geronimo La Russa, che ha sempre affermato di non aver mai rubato nulla e di aver abbandonato quella compagnia di amici proprio in seguito a quell’episodio.
La replica di Geronimo La Russa
Il racconto di Vecchioni è stato riportato sul Fatto Quotidiano e Geronimo La Russa ha immediatamente replicato: “Sono allibito per la notizia pubblicata dal Fatto Quotidiano“.
L’attenzione del figlio del Presidente del Senato si sposta poi sul motivo dell’aneddoto: “Incredibile che Vecchioni, intervistato dal noto giornalista del Fatto, Scanzi, provi a gettare immotivatamente e falsamente discredito su me e sulla mia famiglia già oggetto in questi giorni di particolare attenzione mediatica”.
La Russa contro Vecchioni
Il comunicato di Geronimo La Russa prosegue, con accuse nei confronti del cantautore: “Vecchioni, che già all’epoca in cui ero minorenne incentrò le sue attenzioni solo sul figlio diciassettenne di un deputato di destra, cioè mio padre, a distanza di 26 anni dovrebbe sapere benissimo che nei miei confronti non ci fu alcuna imputazione“.
Nel comunicato si specifica poi che il figlio del Presidente del Senato fu ritenuto estraneo ai fatti, e non perdonato come suggerito da quanto detto dal musicista. La Russa ha dato mandato al suo avvocato di procedere “affinché tuteli in ogni sede competente la mia onorabilità“