Gerardo Bianco morto a 91 anni: lo storico esponente della Democrazia Cristiana era stato operato da poco
Gerardo Bianco, storico esponente della Dc, è morto a 91 anni: è peggiorato improvvisamente dopo essere stato sottoposto a un intervento
Gerardo Bianco, esponente storico della Democrazia Cristiana, è morto a Roma nella mattina di giovedì 1° dicembre. Aveva 91 anni. L’ex ministro dell’Istruzione – secondo quanto riferito da LaPresse – è scomparso per un improvviso peggioramento dopo essersi sottoposto a un intervento.
Gli studi
Gerardo Bianco era nato a Guardia Lombardi, in provincia di Avellino, il 12 settembre 1931.
Si era laureato in Lettere classiche dell’Università degli Studi di Parma, diventando poi docente universitario di Storia della lingua latina e Letteratura latina presso la facoltà di Lettere e filosofia dell’ateneo emiliano.
Gerardo Bianco insieme al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in uno scatto del 2017
La carriera politica
In gioventù è stato attivo nella Federazione universitaria cattolica, la Fuci.
Oltre a essere stato deputato per ben 9 legislature, dal 1968 al 2006 (7 delle quali con la Dc, dal ’68 al ’94), in quasi 40 anni ha ricoperto vari incarichi parlamentari, tra cui quello di capogruppo della Democrazia Cristiana.
Inizialmente vicino alla corrente della Dc ‘Base’, composta guidata da Fiorentino Sullo prima e Ciriaco De Mita dopo, se ne è allontanato nel 1978 per avvicinarsi a quella guidata da Carlo Donat-Cattin prima e Franco Marini dopo.
È stato ministro della Pubblica istruzione dal 27 luglio 1990 al 13 aprile 1991 nel Governo Andreotti VI, oltre a essere stato il segretario nazionale del Partito popolare italiano.
Personaggio di indiscussa moralità, è sempre stato considerato nell’ambiente parlamentare un uomo di cultura prestato alla politica.
Ha contribuito in maniera determinante alla nascita dell’Ulivo e all’arrivo del cattolico Romano Prodi a Palazzo Chigi.
Alle elezioni politiche del 2006 è stato rieletto alla Camera proprio nelle liste dell’Ulivo (La Margherita con i Democratici di Sinistra di Piero Fassino), per poi comunicare alle camere (il 15 febbraio 2008) di non aderire al Pd e di passare al gruppo misto.
Ha anche ricoperto l’incarico di presidente dell’Associazione ex parlamentari.
Il cordoglio della politica
Tra i primi politici a rendere omaggio a Gerardo Bianco c’è stato Dario Franceschini, senatore del Pd: “Gerardo Bianco era un uomo libero, colto, coraggioso, buono. Senza di lui non sarebbe nato l’Ulivo e soffriva che questo non gli fosse pienamente riconosciuto. Era antico e moderno insieme, custode della nobiltà della politica ma capace di capire il nuovo. Uno dei Grandi della Democrazia Cristiana. Per me un amico e un maestro. Ciao Gerardo”.
Gianfranco Rotondi ha invece dichiarato: “Gerardo Bianco è stato un maestro impareggiabile, il migliore dei democristiani, anche nel dissenso. La sua storia è stata quella di un grande uomo di libertà. Per me è un momento di dolore assoluto che mi unisce alla famiglia e alla comunità di amici che non lo ha mai lasciato solo”.