Genova, come sarà il nuovo ponte Morandi
L'impalcato sarà finito il 19 marzo, il taglio del nastro entro la fine della primavera
Proseguono a tappe forzate i lavori al cantiere di Genova che restituiranno alla città il viadotto sul Polcevera. Secondo i piani del consorzio di aziende incaricate della ricostruzione, l’impalcato dovrebbe essere pronto per il 19 marzo, quando è previsto il varo dell’ultima campata che ricongiungerà i due estremi della A10, interrotta dal crollo del Morandi del 14 agosto 2018.
La nuova data indicata dai costruttori va a certificare lo slittamento di due mesi e mezzo rispetto alla scadenza fissata dal commissario Marco Bucci, ovvero fine 2019. I lavori di completamento e i collaudi dovrebbero portare all’inagurazione del nuovo ponte entro fine primavera.
Il nuovo viadotto sul Polcevera, progettato dall’architetto genovese Renzo Piano, richiamerà nella forma una carena di una nave che ‘galleggia’ in aria.
Realizzato da Pergenova, la società costituita da Fincantieri Infrastructure e Salini Impregilo, l’opera è costituita da un viadotto lungo 1.067 metri e sorretto da 18 pile in cemento armato. Il ponte sarà formato da 67 mila metri cubi di calcestruzzo armato e 9 mila tonnellate di acciaio.
Il nuovo ponte è stato progettato all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione. Una serie di pannelli fotovoltaici garantirà l’approvvigionamento energetico necessario ai suoi sistemi, dall’illuminazione ai sensori.
Un complesso sistema automatizzato di sensori monitorerà costantemente la struttura segnalando la necessità di interventi di manutenzione. Inoltre un sistema di deumidificazione eviterà la formazione di condensa salina, limitando così i danni da corrosione.