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Genitori cinesi scoprono dopo 33 anni che il figlio non è morto: neonato rapito in ospedale

Coppia cinese scopre dopo 33 anni che il figlio non è deceduto. Zhang Huaiyuan, cresciuto in povertà, si riunisce con i genitori biologici ricchi

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Una coppia cinese ha scoperto, più di trent’anni dopo, che il figlio che credevano morto alla nascita è in realtà vivo e vegeto. Zhang Huaiyuan, ora 33enne, è stato cresciuto in un villaggio povero nella provincia di Anhui, senza sapere nulla delle sue origini e della sua famiglia biologica.

La scoperta della verità

Zhang Huaiyuan è cresciuto credendo di essere figlio di una coppia anziana e povera di Anhui. Il suo padre adottivo era disabile e la famiglia ha sempre affrontato difficoltà economiche. Zhang ha dovuto lasciare la scuola a 17 anni per contribuire al sostentamento della famiglia.

Nel 2023, dopo la morte del padre adottivo, la madre adottiva ha rivelato a Zhang che non era il loro figlio biologico. Questa rivelazione ha scatenato una serie di eventi che hanno portato Zhang a scoprire le sue vere origini.

I genitori biologici di Zhang, ricchi mercanti della provincia di Zhejiang, avevano creduto per decenni che il loro figlio fosse morto subito dopo la nascita prematura. I medici avevano detto loro che il bambino non era sopravvissuto, mentre in realtà era stato dato a un parente del direttore dell’ospedale, che non poteva avere figli.

La riunione con la famiglia biologica

Dopo aver appreso la verità, Zhang ha cercato e trovato i suoi genitori biologici con l’aiuto della polizia. Nel maggio di quest’anno, la famiglia si è riunita con una grande celebrazione in Zhejiang. Durante la cerimonia, il padre biologico di Zhang, Li Shijie, ha consegnato al figlio una carta di credito contenente 1,2 milioni di yuan (circa 166.000 dollari USA).

La storia di Zhang è resa ancora più toccante dal fatto che, nonostante le difficoltà economiche e sociali affrontate, egli è riuscito a costruirsi una vita dignitosa, diventando proprietario di una piccola fabbrica. La famiglia biologica di Zhang ha visitato la sua casa a Tianjin, dove hanno incontrato la nuora e il nipote di nove anni. Li Shijie ha espresso la sua gioia dicendo: “Il mio povero bambino ha vissuto per oltre 30 anni senza conoscere la sua vera data di nascita. Quest’anno, finalmente, la festeggeremo insieme.”

Storie simili in Cina

Altre storie di bambini separati dalle loro famiglie in Cina stanno emergendo. Nel dicembre dello scorso anno, Xie Qingshuai, un giovane di 25 anni, ha ritrovato i suoi genitori biologici dopo essere stato rapito da bambino, ricevendo in dono tre appartamenti e un’auto.

Un altro padre, che aveva cercato il figlio rapito 22 anni prima, ha incoraggiato le persone a fornire dati del Dna per aiutare la polizia, nella speranza di poter passare le sue proprietà al figlio perduto.

Fonte foto: ANSA

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