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Gaston Glock è morto a 94 anni: l'inventore delle pistole più vendute al mondo lascia un'eredità miliardaria

Il produttore di armi austriaco Gaston Glock lascia un patrimonio da 1 miliardo di dollari. Alla fine degli Anni '90 sopravvisse a un tentato omicidio

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L’ingegnere e imprenditore austriaco Gaston Glock è morto a 94 anni. Glock è stato il fondatore dell’azienda produttrice di armi da fuoco più vendute al mondo. Secondo Forbes il suo patrimonio ammonta a un miliardo di dollari.

La morte di Gaston Glock

“Il nostro fondatore, Gaston Glock non solo ha rivoluzionato il mondo delle armi leggere negli anni 1980, ma è anche riuscito a stabilire il marchio Glock come leader mondiale nel settore delle pistole”.

Così recita una nota della società, diffusa dall’agenzia di stampa austriaca APA.

“La sua Glock Perfection, – prosegue la nota – rinomata a livello internazionale, è sinonimo di qualità senza compromessi e massima soddisfazione del cliente. Gaston Glock ha tracciato la direzione strategica del Gruppo Glock per tutta la sua vita e l’ha preparata per il futuro. L’opera della sua vita continuerà nel suo spirito”.

Successivamente è anche arrivato un post dell’azienda su Facebook: “Gaston Glock ha tracciato la direzione strategica del Gruppo GLOCK per tutta la sua vita e lo ha preparato per il futuro. Il suo lavoro di una vita continuerà nel suo spirito”.

Chi era Gaston Glock

Glock era nato a Vienna il 19 luglio 1929. Iniziò come produttore di bastoni per tende negli Anni ’60 e di coltelli per l’esercito austriaco negli Anni ’70.

All’età di 52 anni intraprese il business che lo portò a diventare famoso in tutto il mondo, quello delle armi da fuoco.

La sua prima pistola fu la Glock 17, che l’ingegnere riuscì a produrre dopo un anno di lavoro. Il brevetto austriaco arrivò nell’aprile del 1981.

Il tentativo di omicidio

Nel luglio del 1999 Glock sopravvisse a un tentativo di omicidio. L’imprenditore sospettava che Charles Ewert, uno dei suoi più stretti collaboratori, stesse sottraendo fondi alla società.

Ewert decise così di assoldare un sicario francese per assassinare Glock. L’arma scelta dall’uomo fu un grosso e pesante martello di gomma, del tipo che si utilizzano nei cantieri.

Glock venne preso alle spalle in un garage, ma riuscì a reagire e a colpire più volte il suo assalitore. Nell’aggressione Glock perse un litro di sangue per le ferite riportate.

Il sicario finì sotto processo per tentato omicidio e rivelò le responsabilità di Charles Ewert, che venne condannato a 20 anni. Il francese invece prese 17 anni.

Morto Gaston Glock Fonte foto: 123RF/Facebook
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