Garza dimenticata nel rene per sette mesi: medici indagati

Per mesi ha avuto febbre, nausee, fitte improvvise e dolori lancinanti che non riusciva a spiegarsi. Poi è emersa la verità: aveva una garza vicino al rene sinistro, dimenticata lì dai medici dopo un intervento.  L’uomo, riporta Il Messaggero, alla fine si è salvato. I camici bianchi protagonisti della vicenda, dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma, sono ora sotto indagine.

Non solo per aver dimenticato la garza all’interno del corpo del paziente, ma anche per il tentativo di coprire il fatto. Sono infatti due i reati contestati dalla procura capitolina. I 6 tra medici e infermieri che avevano effettuato il primo intervento sono accusati di lesioni personali colpose.

Sono accusati anche di falso ideologico i due chirurghi che avrebbero deciso, una volta accortisi dell’errore, di falsificare la cartella clinica. Nessuna menzione del corpo estraneo che avevano dimenticato la prima volta e che avevano poi rimosso sette mesi dopo.

Indagati anche altri due medici di un secondo ospedale, l’Alfredo Fiorini di Terracina. Si tratta di un radiologo e un chirurgo a cui l’uomo si era rivolto per i dolori prima di ritornare al Sant’Eugenio e che non avevano visto nella radiografia la garza dimenticata dai colleghi.

Garza dimenticata, la ricostruzione della vicenda

La vicenda, ricostruisce Il Messaggero, inizia il 4 maggio 2017 quando l’uomo, un 50enne, si sottopone ad un intervento chirurgico di laparoscopia. Una operazione di routine. Semba andare tutto bene, ma l’equipe del Sant’Eugenio lascia una pezza chirurgica all’interno del paziente, vicino al rene.

Un grave errore che poteva però essere limitato se il radiologo si fosse accorto del corpo estraneo. L’uomo viene mandato a casa. E iniziano i primi dolori, attribuiti inizialmente a degli effetti collaterali della laparoscopia.

I dolori, con febbre e nausea, però continuano e il 50enne il 27 luglio si rivolge all’ospedale vicino casa, il Fiorini di Terracina. Anche qui i medici non si accorgono di nulla e rispediscono l’uomo a casa.

L’uomo sta sempre peggio e il 23 novembre si rivolge di nuovo al Sant’Eugenio, dove viene operato d’urgenza. Dagli stessi due chirurghi del primo intervento, che rimuovono la garza. E omettendo nella cartella clinica di averlo fatto.

Fonte foto: Ansa