Gaffe dell'Ordine dei Giornalisti per l'espulsione di Gianni Mura: chiesto al giornalista morto di aprire Pec
Gaffe dell'Ordine della Lombardia che ha mandato una raccomandata con la sospensione del giornalista (morto nel 2020) per non aver ancora aperto la casella Pec
Gianni Mura, storico e iconico giornalista, è morto ormai tre anni fa, ma qualcuno sembra essersi perso la notizia. Se a farlo è l’Ordine dei Giornalisti, poi, fa ancora più rumore dato che in casa del compianto giornalista è arrivata una raccomandata, consegnata alla moglie, che annunciava la sospensione dall’Albo e la minaccia d’espulsione se Mura non avesse aperto la casella Pec e non si fosse messo in regola con i corsi d’aggiornamento obbligatori.
La raccomandata gaffe dell’Ordine
A svelare l’errore dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia è stata La Repubblica, giornale per il quale Mura è stato autore e firma storica per anni. Ricostruendo quanto accaduto, infatti, il quotidiano ha raccontato che qualche giorno fa Paola, la vedova del giornalista, ha ricevuto una raccomandata “sospetta” destinata al defunto marito.
Una volta aperta è rimasta a bocca aperta. Nella lunga lettera inviata a Mura, l’Ordine chiedeva al giornalista di aprire la casella Pec e di mettersi in regola con i corsi d’aggiornamento obbligatori del triennio 2020-2022 per mantenere la posizione da giornalista, pena l’espulsione dall’Albo. La raccomandata, infatti, era solo un avvertimento, con una sospensione che sarebbe diventata espulsione solo nel caso in cui Mura non avesse sanato la sua posizione. Situazione, per ovvi motivi, impossibile.
La Repubblica quindi, sottolineando il grave errore, ha puntato il dito contro l’Ordine e chi, forse senza fare attenzione, ha inviato erroneamente la comunicazione in casa Mura.
Le scuse dopo l’errore
Le polemiche non sono di certo mancate, così come non è mancata la chiamata all’Ordine da parte della vedova Paola per chiedere la rettifica della posizione del marito che quindi è stato cancellato dall’ordine per motivi, ovviamente, anagrafici.
E proprio dall’Ordine lombardo sono arrivate le scuse del presidente Riccardo Sorrentino che ha scritto personalmente una lettera alla vedova del giornalista.
Tre anni senza Gianni Mura
Un abbaglio non di poco conto quello avuto dall’Ordine, tra chi non si è reso conto della clamorosa gaffe e la “giustificazione” delle numerose segnalazioni inviate in automatico a centinaia di iscritti. Ma una cosa è certa, ovvero che Gianni Mura è morto tre anni fa. Il giornalista, infatti, è deceduto il 21 marzo 2020, in piena pandemia, a causa di un attacco cardiaco che non gli ha lasciato scampo.
Firma iconica de La Repubblica, Mura ha fatto la storia del giornalismo sportivo con i suoi racconti del Tour de France e dal Giro d’Italia, ma memorabili sono state anche le sue cronache del mondo del pallone.