Gabby Petito, svolta nel giallo: i resti in Florida sono del fidanzato
I resti umani ritrovati in una zona paludosa in Florida sono di Brian Laundrie, il fidanzato di Gabby Petito, sospettato di essere il suo asssassino
Svolta nel giallo della morte di Gabby Petito, l’influencer newyorchese trovata il mese scorso strangolata all’interno della Teton National Forest in Wyoming. Come confermato dalla Fbi e riportato da ‘La Repubblica’, i resti umani rinvenuti in Florida, all’interno di un parco naturale nella regione di Tampa, appartengono al fidanzato Brian Laundrie, sospettato di essere l’assassino della ragazza.
I resti erano stati ritrovati vicino ad alcuni oggetti appartenenti a Brian Laundrie, tra i quali uno zainetto, un block notes e alcuni vestiti. Nelle vicinanze era presente anche lo scheletro di un cane.
La scoperta dei resti umani è stata fatta nel corso delle ricerche di Laundrie in un’area paludosa della Carlton Reserve di North Port che, fino a poco tempo fa, era sommersa dall’acqua.
L’avvocato della famiglia Laundrie, Steven Bertolino, aveva ammesso fin da subito: “Le probabilità che si tratti dei resti di Brian sono altissime“.
Il caso, però, non è ancora chiuso: rimane da capire, infatti, se il ragazzo si sia suicidato o se le cause della morte siano legate ad altro. La verità potrebbe arrivare dalle pagine del block notes, fortemente deteriorato ma parzialmente recuperabile.
Morte Gabby Petito: la ricostruzione dei fatti
Gabby Petito e Brian Laundrie erano in vacanza per un viaggio on the road attraversando vari stati degli Usa.
Fin dal primo momento, gli investigatori hanno legato la morte della ragazza ai rapporti diventati molto tesi tra i due fidanzati, come emerso anche da alcuni video girati durante il viaggio, incluso quello degli agenti che erano intervenuti dopo una violenta lite scoppiata tra i due.
Quando è scomparsa Gabby, il fidanzato Brian è tornato dalla famiglia in Florida, ma si è rifiutato di parlare con gli investigatori. Poi ha deciso di darsi alla “macchia”
Del ragazzo si sono perse le tracce il 13 settembre scorso. Da quel momento era partita una “caccia all’uomo”.
L’unica incriminazione che gravava su di lui è quella di aver usato due carte di credito di Gabby dopo la morte della ragazza.
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Fonte foto: ANSA