Furti a Bergamo, Livorno e Pisa, arrestata la banda delle griffe: svaligiato anche il negozio "Tiziana Fausti"

Sei serbi arrestati per tentata rapina a Livorno: colpivano negozi di lusso con auto rubate. Operazione congiunta della Polizia di Stato.

Pubblicato: 15-02-2025 17:16

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REDAZIONE

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E’ di sei arresti il bilancio di un’operazione congiunta della Polizia di Stato di Bergamo, Livorno e Pisa, volta a fermare una banda di serbi responsabile di furti in negozi di alta moda. Gli arresti sono avvenuti tra il 13 e il 14 febbraio, a seguito di un’indagine iniziata dopo una spaccata avvenuta il 24 gennaio a Bergamo.

Indagini e dinamica dei fatti

Secondo quanto si legge sul sito della Polizia di Stato, la notte del 24 gennaio alcuni individui hanno sfondato la vetrina del negozio “Tiziana Fausti” a Bergamo utilizzando un’auto come ariete, sottraendo beni di lusso per un valore di oltre 150.000 euro. La Squadra Mobile di Bergamo ha avviato immediatamente le indagini, analizzando centinaia di immagini di videosorveglianza e dati telematici per ricostruire i movimenti della banda.

Monitoraggio e arresti

Il gruppo criminale è stato monitorato costantemente, e l’11 febbraio è stato individuato a Pisa, dove si presume stesse pianificando ulteriori reati. Il 13 febbraio, i soggetti si sono spostati a Livorno, dove, poco dopo la mezzanotte del 14 febbraio, hanno tentato un nuovo furto presso il negozio “Gianni Cuccuini”. Gli agenti, già sul posto, sono intervenuti prontamente, riuscendo a bloccare uno dei malviventi.

Fuga e cattura

Due membri della banda sono fuggiti a bordo di un’auto rubata, cercando di investire due poliziotti. Uno è stato rintracciato poco distante, mentre l’altro è stato catturato a Pisa nelle prime ore del mattino. Altri due complici, che fungevano da pali, sono stati arrestati nei pressi del negozio di Livorno.

Conclusioni

In totale, sei persone, tutte di origine serba, sono state coinvolte. Tre sono state arrestate in flagranza per tentata rapina aggravata e resistenza a pubblico ufficiale, e denunciate per lesioni e ricettazione. Gli altri tre, rintracciati a Pisa, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto per gli stessi reati.