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Funivia Mottarone, "blocco freni volontario". I motivi del gesto

Il forchettone che ha impedito il funzionamento dei freni sarebbe stato inserito con la consapevolezza dei rischi per evitare una lunga pausa

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Emergono nuovi dettagli dall’interrogatorio a Gabriele Tadini, il capo servizio responsabile del funzionamento della funivia Stresa-Mottarone, la cui cabina è precipitata domenica causando 14 vittime e un ferito grave. Secondo quanto apprende l’Ansa, Tadini, fermato nella notte di martedì, ha ammesso: “Quella cabina aveva problemi da un mese o un mese e mezzo” e per risolverli erano stati effettuati “almeno due interventi tecnici”.

Mottarone, perché il forchettone era inserito

Secondo gli inquirenti, il “forchettone”, cioè il dispositivo di blocco dei freni che normalmente viene utilizzato quando le cabine sono vuote, era inserito impedendo ai freni della cabina precipitata di entrare in funzione. Si tratterebbe di un “gesto materialmente consapevole” per “evitare disservizi e blocchi della funivia”, che dalla ripresa dei lavori aveva presentato “anomalie”.

Come riporta il Corriere della Sera, citando il procuratore Olimpia Bossi, “per evitare continui disservizi e blocchi della funivia, c’era bisogno di un intervento radicale con un lungo fermo che avrebbe avuto gravi conseguenze economiche”.

Per evitare dunque una lunga pausa, “convinti che la fune di traino non si sarebbe mai rotta, si è poi voluto correre il rischio che ha portato alla morte di 14 persone. Questo è lo sviluppo grave e inquietante delle indagini”, ha concluso Bossi.

Mottarone, la smentita di Perrocchio

All’Ansa, il legale di Perrocchio, direttore d’esercizio della funivia anche lui fermato per l’incidente, ha spiegato che il suo assistito “nega categoricamente di aver autorizzato l’utilizzo della cabinovia con i ‘forchettoni’ inseriti e anche di aver avuto contezza di simile pratica, che lui definisce sucida”.

L’avvocato ha proseguito: “Nessun operatore di impianti a fune, ha ribadito il mio cliente, sarebbe così pazzo di montare su una cabina con le pinze inserite”, che impediscono il funzionamento dei freni.

“L’ingegner Perocchio, durante la sua lunga carriere professionale, ha sempre osteggiato tale pratica, che può essere attivata esclusivamente in fase di installazione e comunque solo con le cabine vuote”, ha concluso il legale.

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