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Fuga di gas durante la veglia di Pasqua a Pont Canavese (Torino): decine di fedeli intossicati

Guasto alla caldaia provoca una fuga di gas durante la veglia di Pasqua nella parrocchia San Costanzo di Pont Canavese: decine di fedeli intossicati

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Ci sarebbe un guasto alla caldaia all’origine della fuga di gas avvenuta nella parrocchia San Costanzo di Pont Canavese (Torino) durante la veglia di Pasqua, in seguito alla quale molti fedeli hanno accusato dei malori. Funzione interrotta dal parroco, decine le persone intossicate soccorse dal personale medico accorso.

Fuga di gas durante la veglia di Pasqua

Paura durante la messa di Pasqua che si è tenuta nella serata di ieri – sabato 30 marzo – avvenuta nella chiesa di San Costanzo di Pont Canavese, comune di neanche 3mila anime della città metropolitana di Torino, in Piemonte.

Secondo le informazioni fin qui raccolte, come riportato anche da La Sentinella del Canavese, intorno alle ore 21:30, durante la funzione, sia il parroco che diversi fedeli presenti hanno iniziato ad avvertire dei malori.

Fuga di gas durante la veglia di Pasqua a Pont Canavese (Torino): decine di fedeli intossicatiFonte foto: Tuttocittà.it
L’area del Torinese nella quale di trova Pont Canavese, dove una fuga di gas in chiesa ha interrotto la veglia di Pasqua, con numerosi fedeli rimasti lievemente intossicati

Una volta resosi conto di quanto stava accadendo, il parroco, don Aldo Vallero, ha interrotto la funzione e fatto uscire tutti dalla chiesa, mentre venivano allertati i soccorsi.

L’arrivo dei soccorsi a Pont Canavese

Sul posto sono quindi accorse numerose ambulanze, che hanno effettuato i primi accertamenti su tutte le persone presenti alla funzione, la cui quasi totalità presentava i primi sintomi dell’intossicazione, ovvero mal di testa e difficoltà respiratorie.

Il personale medico, dopo aver somministrato dell’ossigeno ad alcune persone, ha quindi deciso, in via precauzionale, di trasportare il parroco e tutti i fedeli, circa una quarantina, nei vari pronto soccorso della zona, quelli di Ivrea, di Chivasso e di Ciriè.

Dopo la chiamata al 112, oltre alle diverse ambulanze, sul posto sono giunti anche i vigili del fuoco di Rivarolo, quelli di Ivrea e quelli del nucleo Nbcr (acronimo di nucleare – biologico – chimico – radiologico) di Torino. Accorsi anche i carabinieri della compagnia di Ivrea.

La causa della fuga di gas

Non c’è stato bisogno di evacuare la chiesa, dato che all’arrivo dei soccorsi sia i fedeli che don Aldo Vallero erano usciti sul sagrato della parrocchia di San Costanzo, in seguito ai primi segnali di malessere. In particolare, il primo ad accasciarsi per un principio di svenimento sarebbe stato un bambino.

“Le persone hanno iniziato a cadere come birilli”, ha detto un testimone a La Sentinella del Canavese. Carabinieri e vigili del fuoco hanno quindi effettuato all’interno della struttura tutti i rilievi necessari per poter risalire alla causa della fuga di gas che ha provocato i principi di intossicazione.

In seguito al sopralluogo, conclusosi intorno alle ore 23, l’origine della fuga di gas che ha invaso la navata, probabilmente monossido di carbonio, è stata individuata nella caldaia della chiesa.

ambulanza Fonte foto: iStock
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