Fratelli D'Italia, Carlo Nordio vorrebbe ripristinare l'immunità parlamentare: "Cittadini devono capire"
Carlo Nordio vorrebbe ripristinare l'immunità parlamentare: questo e altro nelle sue proposte per salvare l'economia dell'Italia
Per Carlo Nordio, ex magistrato candidato con Fratelli D’Italia, l’economia del Belpaese affonda a seguito di una “giustizia inceppata”, per questo propone una serie di soluzioni.
- Nordio vuole ripristinare l'immunità parlamentare
- L'esempio dei padri costituenti
- Le altre proposte
- La posizione di Fratelli D'Italia
Nordio vuole ripristinare l’immunità parlamentare
Carlo Nordio, nella sua intervista rilasciata a ‘Quotidiano Nazionale’, propone una serie di ricette per fa risalire l’economia dell’Italia.
Un’economia che, come già detto, secondo il possible ministro della Giustizia in un governo di centrodestra verrebbe affossata dalla lentezza della giustizia sia civile che penale.
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Costa, secondo Nordio, “circa un due per cento di Pil”, per questo si rende necessaria “la radicale eliminazione e semplificazione di una serie di norme sostanziali e procedurali complesse e contraddittorie che rallentano i processi e paralizzano l’amministrazione”.
“Serve il ripristino dell’immunità parlamentare?”, gli viene chiesto, e su questo Nordio non ha dubbi: “Secondo me sì”.
Una proposta, quella dell’ex magistrato, che potrebbe disorientare i cittadini e per questo il candidato di Fratelli D’Italia aggiunge: “Riconosco che andrebbe spiegata bene ai cittadini, affinché non sembri un privilegio di casta“.
L’esempio dei padri costituenti
Per giustificare la sua risposta, Nordio cita i padri costituenti: “Togliatti, De Gasperi, Nenni, Calamandrei, l’hanno voluta proprio come garanzia dalle interferenze improprie della magistratura”.
Quindi: “Sapevano benissimo che qualcuno se ne sarebbe servito a suo vantaggio, ma hanno acettato il rischio”.
Le altre proposte
Nel progetto di Carlo Nordio c’è anche un cambiamento del Codice Penale e quello di Procedura Penale, con un disegno di più ampio respiro.
Perché? “È del 1930 ed è firmato da Mussolini“, ed è incentrato “sullo Stato etico e non sul cittadino” su ispirazione della filosofia hegeliana.
Quel che vorrebbe Nordio è un “Codice penale liberale”.
Fino a questo momento, sostiene l’ex magistrato, la politica è stata “subalterna alla magistratura” e in molti casi si è impegnata a “strumentalizzare le inchieste” contro gli avversari che non si riuscivano a battere sul fronte elettorale.
Altre proposte? La separazione delle carriere e l’inappellabilità delle sentenze di assoluzione di primo grado: “Se un giudice ha già dubitato al punto da assolvere, o quel magistrato è irragionevole, e va cacciato via, oppure è sbagliata la norma”.
La posizione di Fratelli D’Italia
Carlo Nordio dichiara di essersi confrontato con Giorgia Meloni e di aver notato che le idee del suo progetto sono in gran parte condivise.
Per meglio spiegare la sua posizione, Carlo Nordio afferma che la certezza delle pena e la tutela della presunzione di innocenza hanno pari valore: “Lo scopo dello Stato è quello di non lasciare impunito il delitto e di non condannare l’innocente”.