Francesca Donato, da no vax ai dubbi sul massacro di Bucha: lo scontro al Parlamento europeo

Il Parlamento europeo ha votato a larga maggioranza una risoluzione per chiedere ai leader Ue l’embargo totale e immediato dell’importazione di gas, petrolio e carbone dalla Russia. Tutti gli europarlamentari italiani presenti hanno votato a favore, da destra a sinistra. Ad eccezione di una deputata: Francesca Donato, nota per le sue posizioni anti Euro e no vax e spesso al centro delle polemiche per le sue idee.

Francesca Donato, da no vax ai dubbi sul massacro di Bucha

Eletta al Parlamento europeo tra le fila della Lega e poi passata nel settembre scorso al gruppo dei Non Iscritti, Francesca Donato è una assidua frequentatrice dei talk show politici, dove viene invitata per parlare delle sue idee contro corrente.

L’avvocata veneta è nota per le sue posizioni contro l’Euro e l’Ue, i vaccini anti Covid e il Green pass. Come molti no vax e no Green pass si è ora schierata a sostegno – o comunque non contro – il presidente russo Vladimir Putin.

In questa nuova veste da pro Putin lady Onorato si è fatta notare in queste ore per il suo intervento al Parlamento Ue, nel corso del quale ha messo in dubbio la veridicità del massacro di Bucha, le cui immagini hanno fatto il giro del mondo.

Francesca Donato, il duro botta e risposta al Parlamento Ue

Francesca Donato infatti è stata protagonista di un botta e risposta con Pina Picierno, eurodeputata Pd e vice presidente del Parlamento europeo. Nel corso del dibattito sulle conclusioni dell’ultimo Consiglio europeo e sulla guerra in Ucraina, l’ex eurodeputata della Lega ha messo in discussione il massacro di civili avvenuto nella cittadina ucraina di Bucha.

Donato ha affermato che “ci sono molti dubbi” sulla veridicità dei fatti di Bucha e che “dovremmo mandare una inchiesta indipendente in Ucraina”.

“Le sanzioni elevate al popolo russo e bielorussso non hanno sortito alcun effetto sullo scenario bellico, mentre hanno innescato una gravissima crisi energetica – ha detto nel suo discorso – oggi sento proporre l’embargo totale sul gas russo, che non è sostenibile, sulla base dei fatti di Bucha riferiti dal governo ma sulla cui veridicità ci sono già forti dubbi“.

Immediata la risposta della vicepresidente Picierno, che presiedeva il dibattito: “Io ho evitato di interrompere, quest’Aula non può diventare in alcun modo il megafono di posizioni non accettabili. Il massacro di Bucha è sotto gli occhi di tutti. E noi non possiamo accettare che in quest’Aula venga messo in discussione addirittura questo”.

“I massacri che stanno avvenendo in questi minuti, di civili innocenti, sono sotto gli occhi di tutti e in quest’Aula non possiamo mettere in discussione addirittura questo. Quest’Aula, onorevole Donato, non è equidistante, c’è un aggressore che è Putin e un aggredito che sono i cittadini ucraini, se ne faccia una ragione”, ha detto Picierno.

Chi è Francesca Donato

Nata ad Ancona da famiglia veneta, Francesca Donato ha 52 anni ed è un’avvocata trapiantata da anni in Sicilia dopo il matrimonio con l’imprenditore palermitano Angelo Onorato. Proprio a Palermo inizia la sua carriera politica fondando nel 2013 l’associazione “Progetto Euroxit”, con la quale inizia a promuovere la tesi dell’uscita dell’Italia dalla moneta unica europea.

Le sue posizioni euroscettiche fanno discutere ed inizia a collezionare inviti ai vari talk show tv. Attira così le attenzioni di Matteo Salvini, che la candida da indipendente nelle fila della Lega alle elezioni europee del 2014.

Donato si ricandida nel 2019 e questa volta, grazie al vasto successo della Lega, riesce a conquistare un seggio all’Europarlamento. Lo scorso settembre lascia la Lega per i contrasti con la linea ufficiale del partito su vaccini e Green pass, più allineata con quella del governo.

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Fonte foto: ANSA