Formula 1, esplosioni a Jeddah: colonna di fumo nero da un impianto petrolifero vicino al circuito
Una colonna di fumo nero si è sollevata da un impianto petrolifero non lontano dal circuito di Formula 1 a Jeddah
Una colonna di denso fumo nero si è sollevata da un impianto petrolifero di Aramco, poco dopo la fine delle prime libere a Jeddah, in Arabia Saudita, dove questo weekend si terrà la seconda tappa del mondiale di Formula 1. Le prime ricostruzioni fanno riferimento a un attacco missilistico da parte dei ribelli sciiti dello Yemen.
Stando a quanto fa sapere l’Ansa, un enorme incendio si è poi sviluppato dal sito dell’esplosione. La coalizione militare a guida saudita ha denunciato un attacco missilistico nel sud del Paese da parte dei ribelli Houthi dello Yemen, che lo hanno rivendicato.
Formula 1, esplosioni a Jeddah non lontano dal circuito
Le esplosioni hanno avuto luogo nei pressi di alcuni impianti petroliferi a una ventina di chilometri dal circuito dove si stanno tenendo le prime libere. I social per primi hanno documentato la notizia con video e immagini del fumo nero che si è sollevato dal luogo dello scoppio.
La Formula 1 ha intanto fatto sapere di essere in attesa di indicazioni da parte delle autorità competenti, e sono in corso incontri per stabilire come si procederà per il weekend.
L’esplosione e l’incendio a Jeddah
Formula 1, esplosioni a Jeddah: chi sono i responsabili
Non è il primo attacco missilistico che si è verificato in zona, nei confronti della compagnia Aramco, da parte dei miliziani sciiti: già lo scorso 20 marzo si erano verificati altri attacchi.
La situazione negli Emirati Arabi Uniti è abbastanza tesa nelle ultime settimane, a causa degli attacchi terroristici del gruppo Houthi dello Yemen che si sono particolarmente intensificati. Gli Houthi sono un movimento politico e un gruppo armato appartenente alla minoranza sciita dello Yemen, e sono intenzionati a scatenare un conflitto civile contro il governo del Paese.
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