,,

Fontana, dai soldi dei genitori al caso camici: la sua verità

Il governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana ha provato a fare chiarezza sulla sua posizione in merito al caso camici

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, al centro dell’inchiesta per frode e oggetto di attacchi da parte dell’opposizione, non sembra avere alcuna intenzione di dimettersi. In un’intervista di Repubblica, Fontana ha affermato: “Scherza? Di benzina nel serbatoio ne ho tantissima, anzi devo accelerare per consumarla un po'”.

Fontana e l’inchiesta di Report

Nel corso dell’intervista, il presidente della Lombardia ha provato a fare chiarezza su quanto accaduto durante la fase più acuta dell’emergenza e l’inchiesta di Report che ha dato inizio al caso camici. “La domanda di Report era precisa”, ha spiegato Fontana: “Era al corrente della procedura negoziata di Aria che ha portato all’acquisto di camici forniti dalla società Dama?”.

“E la risposta fu esattamente che Dama, come altre aziende, aveva dato disponibilità a collaborare con la regione per fornire con urgenza i camici, in questo caso. Della procedura attivata da Aria – ha proseguito il governatore – non ero a conoscenza e non sono mai intervenuto in alcun modo per favorire quella procedura. Questo ho inteso esprimere quando ho affermato di essere completamente estraneo e ignaro della fornitura onerosa in questione. Naturalmente, una volta venutone a conoscenza, ho sollevato la sua inopportunità”.

Fontana e i soldi dal conto aperto dai genitori

Quanto al denaro proveniente dal conto svizzero, con cui Fontana avrebbe ripagato il cognato, il governatore ha chiarito: “Ho spontaneamente considerato di alleviare in qualche modo il peso economico dell’operazione di mio cognato, partecipando io stesso personalmente – proprio perché si trattava di mio cognato – alla copertura di una parte di quell’intervento economico. Si è trattato di una decisione spontanea, volontaria e dovuta al rammarico di constatare che il mio legame di affinità aveva solo svantaggiato una azienda legata alla mia famiglia”.

E in merito a quel conto, Fontana ha chiarito che “è perfettamente legale e frutto del lavoro dei miei genitori, ma è dichiarato, pubblico e trasparente; è riportato nella mia dichiarazione patrimoniale pubblicata sin dal primo giorno del mio mandato sui siti regionali come la legge prevede”.

Stando alle parole del governatore, si tratterebbe di un conto creato dai genitori, passato prima dal padre alla madre, e poi a lui. “Morta mia mamma, a 93 anni, io l’ho ereditato e l’ho dichiarato nel rispetto delle leggi italiane e pagando il dovuto”, ha specificato Fontana.

Per il governatore, non si trattava di soldi accumulati grazie all’evasione fiscale: “I miei hanno sempre pagato tutte le tasse, mio papà era dipendente della mutua, mia madre era una super-fifona, figurarsi evadere… Non so davvero dirle perché portassero fuori i loro risparmi. Comunque era un conto non operativo da decine di anni, penso almeno dalla metà degli anni Ottanta”.

Fontana, i rapporti col cognato e la situazione in Lombardia

Quanto al cognato, Fontana ha chiarito di aver con lui “un ottimo rapporto, ognuno fa il suo lavoro ma ogni tanto ci vediamo. E i nostri figli sono amicissimi”.

In merito all’immagine della Lombardia, compromessa dall’emergenza coronavirus, Fontana ha ribadito: “Sicuramente abbiamo commesso errori. Detto ciò, settimana dopo settimana, stanno emergendo ogni giorno dati scientifici e statistici incontrovertibili, che rilevano che, in tutte le aree metropolitane regionali simili alla Lombardia nel mondo, l’incidenza di contagi e decessi presenta numeri spesso più gravi di quelli lombardi”.

fontana Fonte foto: ANSA
,,,,,,,,