Foggia, arrestato ex deputato di Forza Italia per falsi diplomi sanitari: il figlio consigliere ai domiciliari
Falsi diplomi sanitari, in carcere Nicandro Marinacci, ex deputato di Forza Italia. AI domiciliari anche il figlio Vincenzo, consigliere comunale
Nell’ambito di un’inchiesta sul rilascio di falsi diplomi sanitari, sono stati arrestati Nicandro Marinacci, ex deputato di Forza Italia, ex sindaco di San Nicandro Garganico e consigliere provinciale di Foggia, e il figlio Vincenzo, attuale consigliere comunale di minoranza ed ex candidato sindaco. Insieme a loro, un terzo arresto a 33 indagati.
- L’arresto dell’ex deputato di Forza Italia
- Le indagini e i reati contestati
- Le cifre per ottenere i diplomi
L’arresto dell’ex deputato di Forza Italia
Le indagini che hanno portato agli arresti, coordinate dalla Procura di Foggia, sono nate in seguito alle denunce presentate da diversi studenti nei confronti dell’istituto privato di formazione “Manzoni” di San Nicandro Garganico, in provincia di Foggia.
Secondo le segnalazioni, negli ultimi anni nell’istituto sarebbero stati organizzati falsi corsi per l’ottenimento di diplomi di Operatore Socio Sanitario (Oss) ed Operatore Socio Sanitario Specializzato (Osss).
Una volante della Guardia di Finanza
È quindi finito in carcere il 69enne Nicandro Marinacci, già tre volte sindaco del comune pugliese, ex deputato di Forza Italia ed ex consigliere provinciale. Sono invece scattati i domiciliari per il figlio Vincenzo, 40enne consigliere comunale a San Nicandro, e per Roberto Melchionda.
Le indagini e i reati contestati
Le prime denunce sono arrivate dai vincitori esclusi dalle graduatorie del concorso pubblico indetto per il Policlinico Riuniti di Foggia, per i quali non sono stati riconosciuti i titoli presentati all’esito delle successive verifiche.
Così, le indagini svolte per oltre un anno dalla Tenenza della Guardia di Finanza di San Nicandro Garganico, hanno consentito di acquisire indizi di colpevolezza in capo a 33 persone (oltre ai tre arrestati), accusate a vario titolo di truffa, falso in atti pubblici e contraffazione ed uso di sigilli dell’Ue, della Repubblica Italiana, della Regione Campania.
Ad alcuni degli indagati viene anche contestata l’associazione per delinquere.
Le cifre per ottenere i diplomi
L’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Foggia è stata eseguita da oltre 130 finanzieri in tutta la Provincia di Foggia e nelle province di Napoli, Salerno, Avellino, Pescara e Barletta – Andria – Trani, con 36 perquisizioni effettuate nei confronti degli indagati.
Secondo l’accusa, alcuni degli indagati avrebbero corrisposto somme fino a 25mila euro per poter ottenere diplomi e attestazioni false. Oltre alle qualifiche sanitarie, dalle indagini sono emerse anche falsificazioni di attestati di anzianità di servizio o di altri titoli utili per ottenere punteggio nei concorsi pubblici riservati al personale scolastico.
Alcuni dei soggetti indagati inoltre, avrebbero ottenuto i diplomi senza aver completato i percorsi formativi necessari o, per alcuni casi, in assenza dei requisiti richiesti dalla legge.