Covid, nuovo focolaio a Cortina: tamponi all'interno di un hotel

Torna l’allerta coronavirus a Cortina D’Ampezzo (Belluno), dopo il caso del Sumer Party, con i tamponi a tappeto sui 500 ospiti dell’evento. Questa volta si tratterebbe di un vero e proprio focolaio, in un hotel del centro, una decina di dipendenti è risultata positiva. La Usl 1 di Belluno ha attivato una sessione straordinaria di tamponi per tutti gli ospiti della struttura dopo i primi risultati sugli operatori dell’albergo, arrivati giovedì sera. Ne dà notizia Il Messaggero.

Tutti i turisti, una ventina di persone, sono stati posti in isolamento preventivo, senza possibilità di spostarsi fino al risultato dei tamponi eseguiti da un’unità mobile dell’azienda sanitaria. Tutti sono risultati negativi. L’hotel è ancora operativo, ma non accetterà nuovi ospiti. Dal lunedì 14 chiuderà per riaprire poi questo inverno. Il direttore della struttura non ha rilasciato dichiarazioni.

La vicenda, riporta Il Messaggero, è iniziata quando un dipendente delle cucine ha avuto i sintomi di Covid-19 e si è sottoposto al tampone in un laboratorio privato. Il risultato, arrivato l’8 settembre, ha confermato le sue paure: era positivo. La Usl 1 Dolomiti ha così iniziato l’analisi di tutti i contatti stretti del cuoco.

In altri 8 dipendenti è stata rilevata la presenza del coronavirus, che sono andati a sommarsi a un contatto di un altro dipendente rientrato nella città di origine fuori regione. In tutto sono dunque 10 le persone risultate positive nell’albergo di Cortina d’Ampezzo.

Il sindaco Gianpietro Ghedina ha dichiarato al Messaggero che “il mini focolaio è stato gestito tempestivamente con tutti i protocolli del caso e il rapido intervento della Usl”, con la massima riservatezza, per non danneggiare la stagione turistica che volge al termine.

I casi dell’hotel si sommano ad altri 5 già presenti nella città, che per tutto agosto ha ospitato tra le 40mila e le 60mila presenze giornaliere. Numeri che dimostrano dunque la capacità del territorio di rispondere prontamente all’emergenza e il rispetto delle norme anti Covid.

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