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Focolaio Covid alla Scala: situazione da allarme per via dei no vax nel corpo ballo, a rischio la Prima

Focolaio alla Scala: più di un quarto degli 80 componenti del corpo di ballo non è vaccinato, a rischio la prima

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Teatro alla Scala: a rischio la prima di La Bayadère di Ludwig Minkus, che con la storica coreografia di Rudolf Nueyev dovrebbe aprire mercoledì 15 la stagione di balletto del Piermarini. La notizia, come spiega La Repubblica, è filtrata dallo stesso teatro e il pericolo che non vada in scena lo spettacolo è riconducibile ai contagi Covid: più di un quarto del corpo di ballo, formato complessivamente da ottanta danzatori, non si è ancora vaccinato e sarebbero alcuni maître de ballet No Vax, che oggi potrebbero salire a tre, ad aver provocato il nuovo focolaio.

Prima di prendere una decisione definitiva sull’annullamento o meno della Prima prevista il 15 dicembre, si attenderà il risultato dei nuovi esami. Secondo fonti sindacali, uno di questi istruttori dei ballerini che avrebbe detto no al vaccino avrebbe persino avuto il contratto confermato dal teatro solo tre mesi fa. Complessivamente, sono risultati positivi al tampone 12 ballerini di cui 9 non sono vaccinati.

Focolaio al Teatro alla Scala: la situazione

Nelle prossime ore si saprà l’esito dei tamponi molecolari a cui sono stati sottoposti danzatori, sarte, truccatori e tutti coloro che lavorano con la produzione. I controlli a tappeto sono scattati dopo che venti comparse sono state messe in isolamento perché quattro di esse erano risultate positive. Una di loro sarebbe stata in contatto stretto con un maître de ballet non vaccinato.

Da segnalare, come spiega sempre La Repubblica, che fino a pochi giorni fa il tampone ogni ventiquattro ore era obbligatorio solo per i ballerini e non per gli insegnanti, che indossano la mascherina durante le prove. Il contagio si è poi propagato coinvolgendo due ragazzi dell’Accademia.

Intanto, nelle scorse ore, si è svolto un nuovo incontro tra i vertici del teatro e i sindacati per capire se sarà utile adottare un nuovo protocollo o un “gruppo arancione” . A patto che lo spettacolo possa essere messo in scena. I ballerini finora hanno potuto beneficiare, a differenza dei coristi, di restrizioni più blande, pur facendo parte del cosiddetto “gruppo rosso” per via dei contatti inevitabili in prova e in scena.

Focolaio Covid tra il corpo di ballo del Teatro alla Scala.
Un’immagine del Teatro alla Scala

Inoltre, da evidenziare che fino a questo momento solo 400 dei 900 dipendenti hanno risposto sì a un questionario sul Super Green pass. Si ragiona quindi sulla eventualità non solo di rimandare la prima di La Bayadère, ma anche di cambiare il cast dei protagonisti. Alcuni di loro potrebbero avere avuto contatti stretti con i contagiati.

Focolaio Covid alla Scala: chi si deve esibire alla prima, La Bayadère di Ludwig Minkus

Per il debutto, erano previsti Nicoletta Manni nel ruolo di Nikya, Nicola Del Feo in quello di Solor e Virna Troppi in quello di Gamzatti. Il 21 dicembre, invece, era previsto che in scena sarebbero stati sostituiti, rispettivamente, da Martina Arduino, Marco Agostino e Alice Mariani.

Il 31 dicembre e il 7 gennaio da Vittoria Valerio, Claudio Coviello e Alessandra Vassallo.

Mentre nelle recite del 5 e dell’8 gennaio il ruolo di protagonisti risulta assegnato all’étoile ospite Svetlana Zakharova, in coppia con il primo ballerino scaligero Timofej Andrijashenco, che nella vita è il compagno di Nicoletta Manni, e con Maria Celeste Losa nella parte di Gamzetti.

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