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Focolai: casi tra corrieri, macelli e stranieri. La situazione

Nel Lazio due terzi dei nuovi casi sono collegati ai casi di importazione, mentre preoccupano i focolai nel Mantovano e in Emilia Romagna

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Continua l’emergenza nel Lazio per focolai collegati ai casi di importazione, soprattutto dal Bangladesh, mentre preoccupano la situazione dei contagi tra i corrieri Tnt e Bartolini in Emilia-Romagna e quella dei macelli nel Mantovano.

Focolai nel Mantovano, altri 10 positivi in un macello

Altri dieci lavoratori sono risultati positivi al Covid-19 in un grosso macello in un Comune del Mantovano. Per i dieci contagiati, di cui 8 residenti nel mantovano, sono già state avviate e disposte le misure di isolamento domiciliare e di sorveglianza sanitaria. Lo ha reso noto l’Ats Valpadana, che nei giorni scorsi ha sottoposto a tampone 360 lavoratori.

I tecnici hanno effettuato i controlli previsti sul macello in questione, ma non sono emerse irregolarità. È stata inoltre disposta l’attivazione delle procedure di sanificazione degli ambienti che saranno eseguite nel corso di questo fine settimana.

Focolai nel Lazio, due terzi dei casi sono di importazione

L’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, come riporta Ansa, ha affermato: “Oggi registriamo un dato di 19 casi. Dei nuovi casi due terzi sono quelli di importazione (12). Di questi casi di importazione 8 hanno un link con voli di rientro dal Bangladesh già attenzionati. Due altri casi provenienti da India, uno dall’Ungheria e uno dall’Egitto“.

“La situazione – ha rassicurato – è sotto controllo ma non bisogna abbassare la guardia. La diffusione è moderata frutto perlopiù di casi di importazione”.

L’assessore ha poi aggiunto: “La comunità del Bangladesh sta collaborando attivamente e prosegue senza sosta l’attività ai drive-in per il contact tracing. Abbiamo aperto anche i drive-in del San Giovanni e piazzale Tosti”.

Focolai in Emilia-Romagna, tamponi per 70mila lavoratori

Dopo i focolai in Emilia-Romagna alla Bartolini e alla Tnt, “abbiamo pensato che bisognasse intervenire con decisione, e quindi promuoveremo una ordinanza che entro il mese di luglio andrà a testare con screening sierologico tutti i lavoratori del settore della logistica, che sono circa 70mila in Emilia-Romagna, ma lo faremo perché deve essere assolutamente circoscritto questo ambito”. Lo ha detto l’assessore alle Politiche per la Salute dell’Emilia-Romagna, Raffaele Donini, nel corso di una intervista a SkyTg24.

“Con Bartolini – ha aggiunto – abbiamo già 158 persone positive e Tnt siamo arrivate a 43, per un totale di quasi 700 tamponi eseguiti sia ai lavoratori che ai loro familiari, e ai contatti dei familiari dei lavoratori. E abbiamo un ricovero in ospedale. Quindi diciamo che è una situazione circoscritta, ovviamente va assolutamente seguita con il contact tracing”.

Coronavirus: i focolai in Italia. Dove e quanti casi Fonte foto: Ansa
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