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Fischi durante l'inno israeliano in Italia-Israele, la reazione del pubblico di Udine con gli applausi

Fischi contro l'inno Hatikvah prima del calcio di inizio di Italia-Israele: la risposta del pubblico e il punto sulla partita di Nations League

Pubblicato:

Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Durante l’inno intonato al Bluenergy Stadium di Udine prima del fischio di inizio della partita Italia-Israele, sono arrivati alcuni fischi contro la squadra degli ospiti. Un gesto che non ha fatto in tempo a prendere piede, smontato dall’intervento del resto dei tifosi che hanno risposto con un applauso scrosciante che ha coperto il resto. Era ciò che si temeva, del resto, in una gara che si colloca in un periodo storico decisamente complicato per i due Paesi. Per questo motivo la città è blindata e l’accesso agli spalti dei tifosi israeliani è stato limitato.

Italia-Israele, fischi durante l’inno

I fischi sono iniziati quando dagli altoparlanti è iniziata la lettura della formazione della nazionale israeliana. Sono continuati, poi, con l’inno nazionale Hatikvah.

Una protesta durata poco, visto che il resto dei tifosi ha risposto con un lungo applauso che ha coperto l’iniziativa. Il clima al Bluenergy Stadium di Udine è inevitabilmente teso.

Durante l’inno nazionale degli ospiti, prima del calcio di inizio di Italia-Israele, dagli spalti si sono alzati i fischi

Durante il pomeriggio, del resto, per le strade di Udine è passata una manifestazione pro Palestina con striscioni di protesta nei confronti della gara di Nations League prevista per la sera del 14 ottobre.

Come detto in apertura, la partita si colloca in un periodo complesso per i rapporti tra l’Italia e Israele. Gli attacchi alle basi Unifil italiane in Libano da parte di Netanyahu hanno portato a una dura reazione del ministro italiano degli Esteri, Antonio Tajani, che ha definito “inaccettabile” l’azione di Tel Aviv.

Cecchini sul tetto e città blindata

Sul tetto dello stadio di Udine, inoltre, ci sono i cecchini, una chiara espressione dell’intensificazione dei servizi di sicurezza e una risposta a tutte le preoccupazioni per la presenza della nazionale israeliana in Italia.

Per mettere in sicurezza l’intera area circostante lo stadio, le autorità hanno posto in essere misure degne di un sistema antiterrorismo: già 48 ore prima della gara sono state apposte transenne e delimitate le strade di accesso allo stadio.

All’interno del Bluenergy, inoltre, sono stati accolti appena 30 tifosi della nazionale israeliana, indirizzati verso la tribuna centrale anziché presso la curva Sud, dove inizialmente erano stati assegnati i loro posti.

Il punto sulla partita e le polemiche di Spalletti

Mentre scriviamo l’Italia è in vantaggio su Israele grazie a due reti, la segnata da Mateo Retegui al 41′ e la seconda da Di Lorenzo al 54′.

L’allenatore Luciano Spalletti, ai microfoni del Tg1, ha parlato di “molti israeliani che non vogliono la guerra” con la “speranza di convincere sempre qualcuno in più”. Questo suo messaggio ha scatenato polemiche.

Fonte foto: IPA

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