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Nuovo contratto Ccnl scuola per docenti, firma sul rinnovo: previsto un aumento mensile, ma l'inflazione pesa

Firmato il nuovo contratto Ccnl scuola: tutte le novità per docenti e personale Ata, a partire dagli aumenti

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Dopo mesi di trattative è stato firmato il rinnovo del contratto Ccnl  per il comparto istruzione e ricerca 2019/2021. Diverse e importanti le novità per il personale della scuola, docenti e Ata, sia sul piano normativo che retributivo, a partire dall‘aumento dello stipendio mensile.

Firmato il nuovo contratto Ccnl docenti della scuola

Il rinnovo del contratto nazionale della scuola è stato firmato nella giornata di giovedì 18 gennaio, a sei mesi di distanza dalla firma dell’ipotesi contrattuale, all’ARAN di Roma, dove sono stati convocati i sindacati rappresentativi.

Ad eccezione di Uil Scuola Rua tutte le sigle sindacali hanno firmato il rinnovo del contratto scuola 2019-2021 che porterà all’aumento stabile degli stipendi di insegnanti, presidi e del personale Ata.

Gli aumenti previsti dal rinnovo del contratto

Il nuovo contratto della scuola presenta diverse novità sia sul fronte dei miglioramenti economici che su quelli normativi.

Una parte degli aumenti di stipendio per il personale scolastico era già stata riconosciuta a partire da dicembre 2022, anche con l’accredito degli arretrati. Con la firma del nuovo contratto gli aumenti diventano stabili e viene distribuita la parte residuale delle risorse.

Complessivamente il contratto prevede aumenti salariali medi mensili di 124 euro per i docenti, di 96 euro per il personale Ata e di 190 euro per i Direttori dei servizi generali e amministrativi.

Firma sul rinnovo del contratto docenti della scuola: previsto un aumento mensile, ma l'inflazione pesaFonte foto: iStock

Come detto, il personale scolastico ha già percepito gran parte di questi aumenti da dicembre 2022 e ora riceverà il restante: secondo quanto riferito dai sindacati, si tratta mediamente di circa 13 euro in più al mese per gli insegnanti e 7 euro d’incremento per il personale Ata.

Il nuovo contratto inoltre introduce l’indennità di disagio per gli assistenti tecnici del primo ciclo di istruzione (fino alla terza media).

L’indennità, il cui importo varia da un minimo di 350 ad un massimo di 800 euro annui lordi, andrà agli assistenti che vengono assegnati a più sedi.

Aumenta lo stipendio ma l’inflazione pesa

Bene gli aumenti ma non rispecchiano il costo della vita, con i rincari degli ultimi tempi dovuta all’alta inflazione. Così in sintesi commenta la firma del nuovo contratto il presidente nazionale di AniefMarcello Pacifico.

“Gli aumenti – spiega a Orizzonte Scuola – riguardano il triennio 2019-2021. È un triennio in cui l’inflazione è salita di 2,5 punti. Gli aumenti invece riguardano aumenti di 4,2, quindi significa che per quel triennio contrattuale abbiamo dato più soldi dell’inflazione”.

Da allora però l‘inflazione è cresciuta di ben 16 punti: è evidente quindi, spiega, che gli aumenti non rispecchiano la crescita reale del costo della vita e mancano soldi a insegnanti e personale Ata.

Contratto Ccnl docenti scuola, le novità normative

Nel nuovo contratto ci sono anche diverse novità per quanto riguarda la parte normativa, a partire dalla formazione docenti.

I corsi di formazione avverranno durante l’orario di servizio e fuori dall’orario di insegnamento. Se i corsi avvengono fuori sede, la partecipazione comporta il rimborso delle spese di viaggio.

Il personale docente ha comunque diritto a 5 giorni nel corso dell’anno scolastico dedicati alla formazione, con l’esonero dal servizio e la sostituzione.

Novità anche per quanto riguarda i gruppi di lavoro operativo per l’inclusione (GLO), le cui attività ora rientrano nelle 40 ore obbligatorie per le attività funzionali.

Per quanto riguarda la mobilità, entra nel contratto nazionale il vincolo triennale di permanenza per i docenti neoassunti.

scuola-contratto-docenti-aumenti Fonte foto: ANSA
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