Firenze, un morto e una donna intossicata: hanno esalato monossido di carbonio da una stufa nel loro camper
A Firenze un uomo è morto e una donna è rimasta intossicata: hanno esalato monossido di carbonio nel loro camper. La ricostruzione della vicenda
Tragedia a Firenze dove un uomo è morto e una donna è rimasta gravemente intossicata dopo aver esalato monossido di carbonio proveniente da una stufa a gas a bordo del camper sul quale si trovavano. Inutili i soccorsi dei vigili del fuoco per l’uomo che è deceduto nel veicolo. La donna invece è stata trasportata d’urgenza in ospedale.
- Uomo morto e donna intossicata a Firenze
- La ricostruzione: cos'è successo
- Monossido di carbonio, il gas killer
Uomo morto e donna intossicata a Firenze
Altro caso di decesso per monossido di carbonio. È successo nella serata di domenica 16 febbraio, a Firenze, dove un uomo ha perso la vita per aver esalato il gas mentre si trovava nel suo camper, fermo in un parcheggio della città.
Insieme a lui c’era una donna che è stata soccorsa dai vigili del fuoco giunti sul posto e portata poi in ospedale: è in condizioni gravi.
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La ricostruzione: cos’è successo
Un uomo morto e una donna intossicata: è questo il bilancio di un tardo pomeriggio drammatico a Firenze. Qui, intorno alle 18 e 30 di domenica 16 febbraio, sono intervenuti i vigili del fuoco del comando del capoluogo toscano che si sono adoperati per mettere in sicurezza un camper fermo all’interno del parcheggio di viale Pieraccini, di fronte al pronto soccorso dell’ospedale di Careggi.
Insieme alla polizia, giunta sul posto, i pompieri hanno aperto le porte del mezzo che erano chiuse dall’interno. Nel camper hanno trovato due persone: una, l’uomo, era già morto. I sanitari non hanno potuto che constatarne il decesso. La donna invece era ancora viva ed è stata trasportata al pronto soccorso.
I primi rilievi strumentali hanno accertato la presenza nel veicolo di monossido causato dalla stufa a gas del veicolo. Ancora da chiarire la dinamica di quanto accaduto. I due sarebbero cittadini italiani, residenti a Roccalbegna in provincia di Grosseto.
Monossido di carbonio, il gas killer
Si tratta dell’ennesimo caso – e alcuni sono anche molto recenti – in cui questo gas provoca vittime. Il monossido di carbonio viene spesso definito un gas killer in quanto il suo essere incolore, inodore e insapore contribuisce a renderlo insidioso e difficile da rilevare. Spesso è causa di incidenti mortali che si verificano il più delle volte in ambito domestico.
A provocarlo possono essere oggetti di utilizzo comune come caminetti, caldaie a gas, stufe a pellet e altri apparecchi che bruciano combustibili fossili. Il monossido di carbonio si forma infatti ogni volta che sostanze contenenti carbonio sono bruciate in difetto di ossigeno.
Tanti gli episodi segnalati. L’ultimo è avvenuto proprio nella serata precedente, in un agriturismo di Motta de’ Conti, nel Vercellese. Qui 18 persone si sono sentite male ancora a causa di una fuga di monossido di carbonio ma, in questo caso, non sono state registrate delle vittime.
