Finto direttore delle Poste truffa coppia di anziani a Roma: rubati gioielli per un milione di euro
L'anziana coppia ha denunciato di essere stata spinta a consegnare soldi e gioielli per un milione di euro a un uomo che si era finto direttore delle Poste
Si finge direttore di un ufficio postale ed estorce un milione di euro a una coppia di anziani. La truffa è andata in scena a Roma, ai danni di due ultraottantenni del ricco quartiere capitolino dei Parioli, raggirati da due uomini attraverso uno schema già noto alle forze dell’ordine, del fantomatico nipote in difficoltà.
La truffa
L’anziana coppia ha denunciato al Commissariato di Villa Glori di essere stata spinta a consegnare beni per un milione di euro a un uomo che si era finto direttore delle Poste.
Carabinieri durante l’arresto di nove persone di una banda specializzata in truffe di anziani a Roma
Il falso dirigente avrebbe telefonato alle due vittime della truffa, lei di 83 anni e lui di 87, affermando che un loro presunto nipote avesse l’urgente necessità di effettuare un bonifico e che a garanzia dei suoi debiti sarebbero serviti tutti i loro soldi e gioielli.
Il truffatore avrebbe agito con la complicità di un altro uomo che si sarebbe presentato nell’abitazione della coppia ai Parioli per prelevare il bottino composto da contanti, oggetti preziosi, monili, monete antiche e orologi.
I due anziani hanno consegnato i loro averi nelle mani dell’uomo che rapidamente ha fatto perdere le sue tracce.
Soltanto dopo aver sentito i familiari i due ultraottantenni si sono resi conto che non c’era nessun nipote in difficoltà e di essere stati raggirati.
Le truffe agli anziani
Le forze dell’ordine hanno recentemente intensificato l’attività di contrasto delle truffe agli anziani, in particolare a Roma, dove il fenomeno negli ultimi tempi è risultato in rapida espansione.
Nello scorso giugno una banda di nove persone è stata sgominata per aver commesso 34 episodi di raggiro ai danni di persone in età senile tra settembre e ottobre 2022, in diversi comuni delle province di Roma e Viterbo, per un giro d’affari di circa 120 mila euro in contanti e diverse centinaia di migliaia di euro in oro e altri oggetti di valore.
Tutti i componenti sono stati arrestati con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alle truffe, alla quale si aggiunge una rapina.
Secondo un modello già consolidato i malviventi si sono finti in diverse occasioni assicuratori, avvocati o anche carabinieri, mentre un complice chiamava le vittime al telefono, raccontando che un loro familiare aveva provocato un incidente stradale, che l’assicurazione era scaduta e che per mettere tutto a posto era necessario consegnare a un emissario denaro o gioielli.
Le vittime erano scelte tramite ricerche eseguite su internet e sugli elenchi telefonici e secondo gli investigatori, gli indagati partivano tutti i giorni da Napoli, in batterie composte da due persone, con auto prese a noleggio.