Financial Times nomina Giorgetti ministro delle Finanze dell'anno, perché The Banker lo ha premiato
Giancarlo Giorgetti è stato nominato "ministro delle Finanze dell’anno" per l'impegno e la sua politica fiscale. Tutti i motivi
Giancarlo Giorgetti è stato nominato “ministro delle Finanze dell’anno” dal Financial Times. Il riconoscimento arriva per l’impegno nel ridurre il deficit italiano e nel gestire il debito pubblico con un piano a lungo termine. Giorgetti è apprezzato per aver introdotto misure di contenimento della spesa e per aver ottenuto il via libera dalla Commissione europea sulla legge di Bilancio 2025.
Giorgetti ministro dell’anno
Il titolo di “ministro delle Finanze dell’anno”, conferito da The Banker, premia Giancarlo Giorgetti per il suo impegno nel migliorare l’equilibrio fiscale italiano.
La rivista ha sottolineato i suoi sforzi per ridurre il deficit e per sostenere gli investimenti pubblici. Nonostante le difficoltà economiche che l’Italia affronta, tra cui crescita lenta, alta evasione fiscale e debito pubblico, si legge che Giorgetti è riuscito a guadagnarsi il rispetto a livello internazionale per la sua gestione responsabile delle finanze del Paese.
In foto Giancarlo Giorgetti
Nominato nel 2022, Giorgetti è definito un’eccezione rispetto alla tradizione di tecnici nominati per questo incarico, ma non per questo meno capace.
Le motivazioni
Le motivazioni dietro il riconoscimento sono chiare: il ministro Giorgetti ha introdotto misure definite incisive per affrontare il crescente deficit, tra cui l’introduzione di una tassa sulle banche e l’obiettivo di ridurre il debito pubblico a partire dal 2027.
The Banker ha apprezzato anche le sue politiche di contenimento della spesa, con risparmi previsti di 4 miliardi di euro. Inoltre, Giorgetti ha supervisionato operazioni significative come la privatizzazione di Monte dei Paschi di Siena e Ita Airways, mostrando una gestione descritta come “pragmatica e orientata al futuro” delle risorse pubbliche.
Un lavoro ‘ingrato’
The Banker ha definito il lavoro di ministro delle Finanze in Italia come “ingrato” a causa delle numerose sfide economiche che il Paese affronta, come una crescita lenta, bassa produttività e un debito pubblico tra i più elevati al mondo.
Nonostante le difficoltà, Giancarlo Giorgetti “ha continuato a spingere per riforme fiscali necessarie, ottenendo risultati positivi, tra cui il via libera dalla Commissione europea sulla legge di bilancio 2025”.
La sua politica di risanamento, con l’obiettivo di ridurre il debito a partire dal 2027, è stata così riconosciuta come credibile e sostenibile.